Parma, 12 nov. - (Adnkronos) - C'e' anche Fidenza tra i 57 siti di interesse nazionale (Sin) che preoccupano per la situazione ambientale, compromessa da un pesante inquinamento di origine industriale. Il comune e', con Sassuolo e Scandiano, uno dei tre Sin dell'Emilia Romagna e uno dei pochi censiti dallo "Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da insediamento", in cui sono state avviate procedure di bonifica. I Sin, che rappresentano il 3% del territorio nazionale, sono infatti luoghi dove e' urgente una bonifica che riporti lo stato dell'ambiente a livelli accettabili, "ma nella maggior parte dei casi non si e' andati oltre al censimento", spiega all'Adnkronos Marino Ruzzenenti, autore insieme con Pier Paolo Poggio, presidente della fondazione di ricerca Micheletti di Brescia, del volume "Il caso italiano: industria, chimica e ambiente". Il volume sara' presentato il 29 novembre proprio a Fidenza, in occasione dell'incontro "Fidenza Sin, il sito inquinato di interesse nazionale". In particolare, le emergenze ambientali e sanitarie dell'area di Fidenza sono riconducibili all'attivita' industriale della Cip e della Carbochimica, adiacenti poli produttivi nella zona nord della citta': la Compagnia Italiana Petroli, fallita nel 1969, ebbe come principale attivita' la produzione di acido fosforico, fertilizzanti, piombo tetraetile, mentre la Carbochimica, fallita nel 2004, utilizzava per la produzione su scala industriale idrocarburi policiclici aromatici (Ipa).(segue)