Il 60% della produzione nazionale di fiori e piante è ormai destinato alla distruzione a causa dell’emergenza coronavirus e i produttori chiedono misure di sostegno urgenti per tutelare chi ha già subito danni per 1 miliardo di euro. È questo il grido di allarme che gli operatori rivolgono al governo.
La chiusura dei negozi e dei mercati, la sospensione di tutte le cerimonie civili e religiose, e un atteggiamento ostile degli importatori esteri fanno sapere la Cia-Agricoltori italiani e l'associazione Florovivaisti italiani, stanno mettendo in ginocchio un settore composto da 24mila aziende con fatturato annuo di 2,5 miliardi, pari al 5% dell’intera produzione agricola nazionale. Ed ecco così la richiesta di un fondo specifico per rispondere alla crisi del mercato e al mancato reddito e la moratoria su mutui, finanziamenti e pagamenti, la cassa integrazione per lavoratori in deroga alle regole attuali, il rinvio del pagamento dei contributi previdenziali e delle imposte e il sostegno al reddito per i soci produttori delle cooperative.
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