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Revisione auto, oggi scatta la rapina di Stato: quanti paghi in più, le cifre della stangata

di Antonio Castro lunedì 1 novembre 2021

3' di lettura

Attenzione: da oggi 15 milioni di automobilisti pagheranno qualche spiccio in più (12 euro e 14 centesimi per la precisione) per far revisionare il proprio mezzo. In compenso circa 400mila conducenti e proprietari potranno (faticosamente) ottenere in futuro un rimborso. A patto che siano rapidi e tecnologicamente svegli per seguire la procedura lotteria inventata dal governo. L'intenzione - mascherata da concessione di un ennesimo mini bonus- è sgraffignare altri 182 milioni dalle tasche dei già tartassati proprietari di un libretto di proprietà. Ma per mascherare l'operazione prelievo dalle tasche dei contribuenti si è pensato bene di introdurre contemporaneamente all'aumento per tutti della tassa di revisione, una sorta di "lotteria elettronica". Comunque sia dal primo novembre 2021 la revisione auto costerà il 18% in più. E così l'obbligatoria revisione in officine autorizzate arriverà a 79,02 euro. Sempre che non preferiate accollarvi una bella gita infrasettimanale presso la locale sede del motorizzazione.

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PROCEDURA LUNARE - In questo caso si risparmia qualcosa per ottenere il bollo sul libretto (bisogna pagare "solo" 54,95 euro). Ma anche mettere in conto di perdere almeno una mattinata; salvo complicazioni. Comunque sia, rispetto a prima, si pagheranno 9,95 euro in più pure se si sceglierà di ricorrere agli uffici pubblici. A dirla tutta l'aumento del contributo era stato deliberato già un anno fa. Poi è passato in cavalleria tra l'infinita gestazione dei decreti attuativi, le decisioni burocratiche e pasticci vari. Semplicemente era stato congelato. Ma adesso la procedura è stata rimessa in moto. E quindi l'aumento è pronto a partire e mettere le mani nelle tasche degli italiani.

Per tamponare la prevedibile ondata di proteste per l'ennesimo aumento il governo aveva previsto l'introduzione di un "Buono veicoli sicuri" (budget complessivo 4 milioni, veramente pochi spicci considerando che un italiano su quattro ha almeno un veicolo su ruote intestato. Ma l'eventuale rimborso (ovviamente dopo aver pagato tutto, aumento compreso), potrà essere richiesto solo presentando "apposita domanda" tramite «un portale online» che deve però ancora essere inaugurato e attivato. Stando alle norme di introduzione dell'aumento e del bonus il ministero dei Trasporti ha ancora 60 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ovvero entro il 21 dicembre per mettere in funzione piattaforma "sconti". A quel punto scatterà il clik day. Tradotto: «Chi primo arriva, meglio alloggia».

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A spanne a beneficiare dello sconto saranno appena i primi 402mila automobilisti che ne faranno richiesta. Ed è già un successo comprendere il meccanismo: bisognerà registrarsi sul portale tramite Spid (identità digitale), oppure carta d'identità elettronica o carta nazionale dei servizi. Poi indicare il proprio Iban, la targa del veicolo revisionato e sperare di essere stati abbastanza veloci per ottenere il futuro rimborso da 9,95 euro. Alla riffa dei bonus di Stato spesso si perde. Altro esempio illuminante della situazione dei bonus/incentivi è quello "rubinetti".

RIFFA DEI RUBINETTI - In teoria chi si appresta a sostituire tazze, bidet e vasche da bagno potrebbe aver diritto ad incentivo di 1.000 euro. Peccato che per sperare di ottenerlo (come detrazione, e quindi 1 anno dopo la spesa), oltre a registrarsi bisogna inserire sul portale del ministero dell'Ambiente (ribattezzato della Transizione Ecologica), una serie di specifiche tecniche. Ci vuole un esperto di sifoni, tazze del gabinetto e scarichi a risparmio idrico. L'aspetto divertente? La piattaforma tecnologica di Sogei non è attiva. Il bonus scade il 31 dicembre (cubatura 20 milioni), ma esiste solo nei comunicati. E milioni di italiani alle prese con le ristrutturazioni incentivate possono solo sognarselo.

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