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Fisco, vogliono scipparci i risparmi: il folle piano per la patrimoniale, che cosa vuole (subito) Landini

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Il solito vizio della sinistra: tassare chi ha qualche risparmio. Il segretario della Cgil, Maurizio Landini da qualche tempo ha un chiodo fisso: mettere le mani nelle tasche degli italiani. Come? Con nuove tasse. Già qualche tempo fa aveva proposto l'introduzione della patrimoniale, adesso torna alla carica con nuove follie per svuotare il portafoglio di milioni di contribuenti: "Serve un contributo di solidarietà straordinario una tantum mirato ad aumentare i salari", afferma in un'intervista a LaStampa.

 

Ma pur non mettendo in dubbio la necessità di aumentare gli stipendi, viene da chiedersi se il metodo efficace sia quello di inasprire la pressione fiscale invece che alleggerirla direttamente sui salari. Landini però ha le idee molto chiare e prova a dettare l'agenda al governo: "Le rendita finanziarie e gli utili sono tassati la metà rispetto a lavoratori e pensionati, cioè quelli che la ricchezza la producono davvero. Chi ha di più deve contribuire di più". Insomma, cambia nome, ma la salsa è sempre la stessa: una bella patrimoniale.

 

E a chi gli chiede conto di questa sua proposta, Landini spiega: "Penso - spiega - ad un modello fiscale in cui tutti pagano in base a quello che percepiscono. L’85% dei lavoratori dipendenti e pensionati vive al di sotto dei 30 mila euro annui. Non possiamo dimenticarli. Dobbiamo aumentare strutturalmente i salari e ridurre la precarietà". Insomma la Cgil ci riprova: vuole una tassa sul patrimonio. Un vecchio pallino di tutta la sinistra che torna ciclicamente. E speriamo che anche questa volta resti solo una suggestione. 

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