Paghiamo le decisioni della Bce

Appesi alle banche, botta sui salari. Euro-complotto contro gli italiani? Filtrano voci drammatiche

I mercati hanno reagito molto male all’annuncio di Christine Lagarde di un rialzo dei tassi, con conseguente peggioramento delle prospettive economiche. Sul crollo dei mercati registrato giovedì incidono non solo le decisioni della Bce, ma anche la comunicazione e la credibilità di chi le prende: la Lagarde non è Mario Draghi, ma ormai il dado è tratto le conseguenze peggiori le pagheranno i paesi più esposti alla speculazione, come l’Italia.

 

 

Francesco Lenzi ha fatto il punto della situazione sul Fatto Quotidiano: “I tassi saliranno velocemente, diventando positivi a settembre e salendo ancora nei mesi successivi. L'economia italiana, che continua ancora ad avere numeri sorprendentemente non così male, come il dato sulla produzione industriale di aprile diffuso in settimana che è uscito in crescita e ben sopra le attese, si troverà così dinanzi a un doppio ostacolo: prezzi e tassi d'interesse. Saranno con buona probabilità i consumi a esserne maggiormente colpiti, perché sembra ormai chiaro che i redditi non terranno il passo dei prezzi”.

 

 

Insomma, il rialzo dei tassi deciso dalla Bce a partire da luglio lo pagheranno con molta probabilità i salari: “L'obiettivo recondito è sempre quello di contenere i salari per guadagnare competitività - scrive Lenzi - scenario già visto dal 2012 con la ‘cura Monti’. Il governo rinuncia a misure più vigorose di sostegno ai redditi più bassi per non peggiorare i risultati di bilancio e minare ancor più la fiducia sull'Italia. Di tutto questo le famiglie e i salari pagheranno il conto”.