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Pensioni, cambiano gli assegni: occhio alla grande trappola, tutte le cifre

venerdì 24 giugno 2022

2' di lettura

Le pensioni cambieranno volto già a gennaio 2023. L'inflazione galoppante di queste settimane potrebbe variare e non di poco l'assegno di gennaio. E di fatto a questo punto è opportuno cominciare a fare i conti in tasca sugli assegni. Partiamo dal dato dell’inflazione: era prevista al 5,8 per il 2022, ma di fatto a questo punto dell'anno siamo già al 7,3 per cento. E con questi dati in mano possiamo già prevedere un aumento degli assegni sostanzioso con il sistema di rivalutazione premiante che è tornato a gennaio 2022 superando di fatto i blocchi voluti dal governo Monti e da quelli successivi.

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Secondo i primi calcoli, come ricorda Repubblica, i pensionati incasseranno ben 32 miliardi lordi in più nei prossimi tre anni. E a spiegare bene la situazione è stata anche Maria Rosaria Marino, direttore del Servizio analisi settoriale dell'Upb: "L'incremento delle pensioni del primo anno è permanente e si trasferisce sugli altri anni: la pensione da rivalutare è sempre più alta. Ma teniamo conto che lo Stato sta incassando anche molta Iva, per via dell'inflazione. Il saldo per i conti pubblici alla fine potrebbe non peggiorare". Secondo alcune stime, su una pensione di circa 1000 euro potrebbe scattare un adeguamento di circa 68 euro mensili. Un'altra cifra da non dimenticare è invece l'incremento su un assegno medio di circa 2000 euro. Tutto ciò seguendo gli scaglioni voluti dall'ultimo governo Prodi: rivalutazione piena al 100% fino a 2 mila euro, al 90% sulla quota di pensione tra 2 mila e 2.500 euro e 75% sulla quota sopra i 2.500.

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Dai governi Monti in poi ci fu il blocco delle rivalutazioni con fasce calmierate che penalizzavano gli assegni:  100%, 95%, 75%, 50%, 45% in base all'assegno. Da gennaio 2022, come abbiamo ricordato, è tornato il sistema incentivante. Ma in questo quadro di inflazione galoppante potrebbe scattare un nuovo blocco con la prossima legge di Bilancio proprio per evitare un esborso mostruoso per le casse dello Stato. Un nuovo stop con rivalutazioni calmierate potrebbe portare a un nuovo intervento della Consulta che già in passato ha messo in discussione le fasce penalizzanti. Staremo a vedere, ma il rischio è dietro l'angolo. In Italia 2omilioni di pensioni sono sotto i 2000 euro e dunque avranno diritto a una rivalutazione piena al 100 per cento. 

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