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John Elkann, la trattativa: ecco cosa sta per vendere

di Niccolò Fabretti martedì 28 marzo 2023

2' di lettura

Banca Finint presenta un’offerta per l’acquisizione del gruppo editoriale Gedi. Le testate del nord-est italiano potrebbero avere un nuovo editore. Il Corriere delle Alpi, il Mattino di Padova, il Messaggero Veneto, la Nuova di Venezia e Mestre, Il Piccolo, la Tribuna di Treviso e Nordest Economia sarebbero dunque al centro dei progetti futuri della società fondata nel 1980 dall’attuale presidente Enrico Marchi. «Sono particolarmente lieto di questa iniziativa concepita insieme a una compagine azionaria estremamente qualificata. Contiamo nelle prossime settimane di coinvolgere anche rappresentanti della miglior imprenditoria del Friuli-Venezia Giulia», ha dichiarato Marchi. 

L’offerta di acquisto è stata presentata dalla banca nelle vesti di promotore e sottoscrittore diretto. Veicolo dell’operazione sarà una Newco costituita appositamente a cui parteciperanno anche alcuni imprenditori interessati all’affare. Tra questi, Alessandro Banzato di Acciaierie Venete, Enrico Carraro dell’omonimo gruppo industriale, Federico De' Stefani di Sit Group, le famiglie Nalini e Zanatta di Gruppo Carel e Tecnica Group e Videomedia, società attiva nel campo televisivo con TvA e Tele Chiara. I tempi non si prospettano particolarmente lunghi. Nei prossimi giorni le parti entreranno in una fase di negoziazione per garantire lo svolgimento della due diligence e la redazione della documentazione necessaria. L’affare potrebbe concludersi già entro il mese di giugno.

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Il gruppo Gedi, che rappresenta un’eccellenza italiana nei settori della carta stampata e digitale e che conta testate storiche quali La Repubblica e La Stampa, in un comunicato si mostra cauto: «L'accordo diverrà definitivo al soddisfacimento delle usuali condizioni sospensive per operazioni di questa natura e delle procedure previste dalle vigenti disposizioni».

Vale, però, la pena di ricordare che, qualche mese fa John Elkann, respingendo ogni ipotesi di cessione di Repubblica, non usava la stessa sicurezza nel parlare del futuro delle testate minori del nord-est d’Italia. «Dipende dall’offerta e dagli interlocutori», affermava l’amministratore delegato del gruppo Gedi Maurizio Scanavino al Coordinamento dei comitati di redazione. Proprio ieri l’operazione è stata illustrata ai cdr dei quotidiani interessati che però non hanno ancora rilasciato dichiarazioni. Cosa che invece ha fatto il sindacato giornalisti Veneto: «per quanto di competenza, vigileremo al fianco dei cdr sulla cessione di ramo d'azienda con l'obiettivo di tutelare i livelli occupazionali». 

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Luigi Merano