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Telefonia, via libera ai rincari automatici: ecco quando scattano

venerdì 15 dicembre 2023

2' di lettura

Novità nel mondo della telefonia: l'Agcom dà il via libera ai rincari legati all’inflazione ma con delle tutele. Il nuovo regolamento varato dall'Autorità disciplina la materia contrattuale tra gli operatori e gli utenti finali. Al centro delle nuove norme, tra le altre cose, i contratti dei servizi telefonici. “Si tratta di un provvedimento senza precedenti che tutela tutti i consumatori rispetto alle condizioni contrattuali che gli operatori applicano ai servizi di telefonia e internet, e che darà il massimo delle garanzie a partire da un accesso chiaro ed esaustivo alle informazioni utili per la stipula dei contratti – ha commentato la commissaria relatrice Elisa Giomi –.  Gli utenti saranno finalmente al riparo dagli aumenti automatici dovuti all’inflazione e dai costi di recesso quando si vuole cambiare operatore. Una misura sociale di sistema quindi che segna un avanzamento importante nella realizzazione del circuito virtuoso tra consumatori e imprese, come è nei compiti dell’Autorità”.

Stando al nuovo regolamento, gli operatori dovranno adeguare i propri modelli contrattuali e adottare tutte le misure necessarie affinché gli utenti finali dispongano di tutte le informazioni prima della conclusione del contratto. I rincari legati all’inflazione, come spiega Repubblica, scatteranno in automatico ogni anno a partire da aprile 2024 secondo un meccanismo prestabilito. A tal proposito l’Agcom ha stabilito innanzitutto che i contratti che non prevedevano in partenza questo rincaro automatico potranno averlo solo se l’utente lo accetta; poi ha concesso agli operatori la possibilità di fare due tipi di rincari automatici. Il primo è legato all’inflazione misurata da un indice ufficiale; il secondo è invece più libero e permette agli operatori di applicare soglie minime, rincari extra oltre l’inflazione o altre regole.

In ogni caso, sono state previste delle tutele per i consumatori: l’operatore può applicare il primo tipo di rincari solo dopo dodici mesi dalla stipula ed è tenuto a seguire l’indice di inflazione anche quando è sconveniente, per esempio in caso di deflazione. Il secondo tipo di rincari, invece, può essere applicato subito nei contratti, ma gli utenti hanno diritto, a ogni scatto dell’aumento, a fare una disdetta gratuita dall’operatore. 

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