A partire dal 28 giugno 2025, l’Accessibility Act europeo (Direttiva 2019/882) introdurrà nuove regole per garantire l’accessibilità di dispositivi tecnologici e servizi digitali alle persone con disabilità. L’obiettivo è uniformare le normative nei Paesi membri, rendendo accessibili servizi essenziali come bancomat, biglietterie automatiche, e-commerce e piattaforme bancarie. Le aziende dovranno adeguare i propri prodotti e servizi, seguendo i principi del design universale e standard come le WCAG 2.1 livello AA, per rispondere a esigenze legate a disabilità visive, uditive, motorie o cognitive.
Ad esempio, i bancomat dovranno includere comandi vocali, schermi ad alto contrasto e tasti tattili, mentre siti e app di e-commerce dovranno essere navigabili senza mouse, con testi alternativi e sottotitoli. L’Italia, che ha recepito la direttiva con il decreto legislativo n. 82/2022, prevede un periodo transitorio fino al 2030 per l’adeguamento completo, con il supporto dell’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) per i controlli.
Le aziende con più di 10 dipendenti e un fatturato superiore a 2 milioni di euro saranno obbligate a conformarsi, con sanzioni significative per i trasgressori (da 5.000 a 40.000 euro, fino al 5% del fatturato per grandi imprese). Sebbene comporti costi aggiuntivi, l’Accessibility Act promuove un mercato più inclusivo, in linea con la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’UE nel 2010. I cambiamenti saranno graduali, ma rappresentano un passo fondamentale verso l’inclusività.