CATEGORIE

Mps espugna Mediobanca. Salvini: "Giornata storica"

lunedì 8 settembre 2025

Una filiale di Mps

2' di lettura

Cambia volto e forma la finanza italiana con il successo dell'Opas di Monte Paschi, la più antica banca al mondo, su Mediobanca, il salotto buono milanese. Alla chiusura dell'offerta fissata per oggi le adesioni hanno raggiunto il 62,3%, anche se i numeri potrebbero salire ancora con la riapertura dei termini per 5 giorni, dal 16 al 22 settembre. Un successo, quello dell'attacco lanciato da Rocca Salimbeni, con conseguenze inevitabili negli equilibri economici del Paese, e di cui si parlerà innanzitutto nella riunione del Consiglio di amministrazione di Mediobanca già il 18 settembre, quando l'ad Alberto Nagel e tutti i componenti probabilmente arriveranno, come scritto dal Financial Times, già dimissionari, pronti comunque a restare in carica fino all'assemblea per la nomina dei nuovi vertici che come da tradizione tradizione dovrebbe tenersi il 28 ottobre.

Dopo aver lanciato l'Opas lo scorso 24 gennaio, a giugno Mps aveva rinunciato alla soglia minima del 66,7% per l'offerta, affermando che il superamento del 35% avrebbe comunque consentito di controllare piazzetta Cuccia. Ma nonostante l'attuale cda guidato da Nagel abbia definito l'Opas "priva di razionale industriale nonché priva di convenienza per gli azionisti di Mediobanca" anche dopo l'incremento del corrispettivo della settimana scorsa, a 2,533 azioni Montepaschi più 0,90 euro cash per ciascuna azione, già venerdì scorso le adesioni avevano raggiunto il 45,8%, per poi decollare alla chiusura di oggi ben oltre il 60%, con 134.114.712 richieste di adesione. Per poter controllare l'assemblea straordinaria Mps deve superare il 66,6%, cosa che a questo punto non è escluso accada nel periodo di riaapertura dell'offerta.

Riparte così, con il benestare del governo - entrato nel capitale dell'istituto senese nel 2017 - il progetto di trasformare Rocca Salimbeni nella guida di un 'terzo polo' bancario, con un piede ben saldo in Generali, la cassaforte dei risparmi italiani. L'istituto guidato dal 2022 da Luigi Lovaglio, che ha sostenuto con forza l'Opas, incassa il successo di un'operazione che vede tra i protagonisti la Delfin della famiglia Del Vecchio e il costruttore romano Francesco Gaetano Caltagirone, entrati nel capitale di Mps con il 9,8% e il 5% rilevato dal Mef, e ben presenti in Mediobanca con il 19,4% e il 5,5%. E in Generali? Delfin ha il 10% circa, Caltagirone il 6,5%, Mediobanca il 12,8%. Intrecci di cui i prossimi mesi aiuteranno a capire gli sviluppi.

Immediata la reazione di Matteo Salvini. Il vicepremier parla di "giornata storica per il mondo finanziario italiano. La più antica banca del mondo, che in passato ha rischiato di scomparire pessime gestioni, torna protagonista positiva e aggregante. Siamo orgogliosi di aver contribuito al salvataggio e al rilancio di un patrimonio non solo economico, ma anche storico e culturale, di Siena, della Toscana e dell’Italia tutta". 

tag
mediobanca
mps

Il salotto della finanza Risiko banche, Montepaschi supera la soglia minima per l'Opas su Mediobanca

Nozze MPS-Mediobanca nel mirino Mercato, archiviata l'era Nagel: i titoli del risiko prendono il volo

Risiko bancario Mediobanca, bocciata l'ops su Banca Generali. Nagel: "Un'opportunità mancata"

Ti potrebbero interessare

Risiko banche, Montepaschi supera la soglia minima per l'Opas su Mediobanca

Mercato, archiviata l'era Nagel: i titoli del risiko prendono il volo

Sandro Iacometti

Mediobanca, bocciata l'ops su Banca Generali. Nagel: "Un'opportunità mancata"

Mediobanca strapazza Generali per resistere alla scalata di Mps

Sandro Iacometti