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Intervista ad Ouday Ramadan: “Ginevra 2? Ha vinto Assad”

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Siriano, figlio di un importante Intellettuale alawita (Hassan Ali Ramadan, nda), Ouday Ramadan vive da anni in Italia dove è stato per due mandati consigliere comunale di Cascina (PI). Ecco la sua analisi sulla guerra in Siria

Ignazio Stagno
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Siriano, figlio di un importante intellettuale alawita (Hassan Ali Ramadan, nda), Ouday Ramadan vive da anni in Italia dove è stato per due mandati consigliere comunale di Cascina (PI). Lo seguiamo da un po'  sulle pagine di cronaca, poiché è spesso chiamato quale opinionista in merito alla guerra civile che da tre anni infiamma la Siria. Lo raggiungiamo al telefono: “Non sono membro del governo, né ho contatti con Assad” specifica all'inizio della chiacchierata, per poi entrare nel novero dell'attualità: “Ginevra 2? Secondo me Assad ha vinto”. Perché? Perché quegli stessi paesi che un tempo lo additavano a “macellaio” ora si siedono al tavolo con i suoi rappresentanti; la cosiddetta opposizione è invece rappresentata da esponenti non siriani, quindi con poca voce in capitolo. Un'opposizione ormai preda di gruppi stranieri? Tra i ribelli operano due unità jihadiste, entrambe legate ad Al Quaeda, che ritengo siano il grosso del fronte d'opposizione. Come fa a dirlo? Quando scoppiò la guerra mi precipitai in Siria Ero in veste non ufficiale. Alcuni episodi di violenze e di omicidi mi permisero di capire che non si trattava di un moto popolare, bensì di qualcosa di ben più delineato. Occidente e Nato pare non la pensino allo stesso modo... Vede, l'errore della Nato affonda le radici nella guerra in Afganistan negli Anni '70 quando, in funzione anti comunista, fu armato un fronte dal quale poi hanno avuto origine alcuni gruppi chein seguito la Nato stessa ha combattuto. Al Qaeda? Al Qaeda, ovvero “la base”, il cui nome deriverebbe dal file CIA “database” e che oggi è presente con i gruppi di cui parlavamo prima nel contesto siriano. Un pericolo, quello dell'estremismo islamico, non solo per Assad ma anche per l'Europa: tra i jihadisti uccisi dai governativi ci sono stati, di recente, anche italiani, lo sapeva? Quindi gente che dall'Italia veniva e che in Italia si era avvicinata a determinate posizioni. di Marco Petrelli

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