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Strasburgo, strage al mercatino di Natale: 3 morti, 12 feriti. Killer in fuga: poche ore prima evita l'arresto

di Davide Locano domenica 16 dicembre 2018

2' di lettura

Torna il terrorismo a Strasburgo, in Francia, nel cuore dell'Europa: attacco e spari al mercatino di Natale, il bilancio definitivo è di tre morti e dodici feriti. Allerta massima in tutto il Paese. Come responsabile è stato identificato il 29enne Chérif C, già segnalato dalle autorità con il "fichè S" per radicalizzazione (individuo sospetto, ndr). L'estremista ha aperto il fuoco in rue Orfèvres, uccidendo tre persone - secondo quanto ha riferito il ministro dell'Interno Christophe Castaner, anche se il sindaco della città e i media locali parlano di quattro vittime - e ferendone 12, tra loro, in maniera non grave, anche un giovane giornalista radiofonico italiano. E' riuscito poi a fuggire a piedi e a barricarsi nel vicino quartiere di Neudorf, dove per ore la polizia lo ha braccato. "Ho sentito i colpi, sei o sette, e ho visto due donne a terra colpite e una che urlava, mi sono allontanato per mettermi al riparo. Abbiamo cercato riparo in un cortile e siamo stati poi accolti in una casa. La polizia ha evacuato la zona". Ha raccontato l'eurodeputato dei Verdi Marco Affronte, uno dei tanti politici italiani rimasti bloccati nei ristoranti e nei pub durante quei minuti di terrore. Le operazioni di evacuazione dell'Europarlamento sono iniziate intorno alle 3 del mattino e hanno riguardato oltre 3mila persone tra deputati, personale e giornalisti. Il killer è tuttora in fuga, armato di pistola e coltelli: ha raggiunto il quartiere di Neudorf dove la polizia ha provato a bloccarlo, per ora senza riuscirci. Il terrorista sarebbe ferito a un mano. A rendere ancor più atroce la strage il fatto che il 29enne fosse riuscito ad evitare un arresto già la mattina prima dell'attacco. La gendarmeria aveva fatto una perquisizione a casa sua ma lui non si è fatto catturare. Probabilmente questo lo ha portato ad accelerare il suo piano omicida. Ora si ipotizza anche una fuga oltre confine (come Anis Amri, attentatore di Berlino ucciso a Sesto San Giovanni). Per questo motivo sono state rafforzate le misure di sicurezza e i controlli alla frontiera di Mentone.

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