Il Giappone sosterrà i Paesi emergenti dell'Africa e del Pacifico che hanno ancora relazioni con la Corea del Nord con il doppio scopo di aumentare la pressione sul regime di Kim Jong Un da una parte e far rispettare l'embargo deciso dalle Nazioni Unite. Il piano, rivela La Stampa, riguarda l'addestramento di personale, l'accesso a sistemi capaci di individuare il commercio di armi e il riciclaggio di denaro. Leggi anche: Corea del Nord, la foto satellitare che scatena il caos Secondo le prime indiscrezioni, il ministero degli Esteri giapponese ha destinato 1,2 miliardi di yen - circa 8,8 milioni di euro - nel budget supplementare del 2018 per cominciare una maggiore cooperazione con l'Onu e altre agenzie internazionali in grado di fornire assistenza. Pare infatti che la Corea del Nord acquisisca regolarmente denaro in valuta estera attraverso il commercio di armi in Africa e alcune nazioni hanno legami con Pyongyang per l'addestramento del personale militare. Considerato poi che la Corea del Nord cerca di eludere i controlli sulle sanzioni attraverso l'impiego di navi cargo, il Giappone sta anche pensando di fornire supporto alle isole del Pacifico per aumentare i pattugliamenti.