Migranti, Piano Mattei e catene strategiche: queste le priorità di Giorgia Meloni e del governo al vertice del G20 di Johannesburg. È la prima volta che un incontro di questo tipo, al via da domani, sabato 22 novembre, si svolge nel continente africano. Nell'agenda dell'esecutivo, tra le altre cose, il progetto per la conversione del debito dei Paesi africani, presentato già lo scorso giugno insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. L'obiettivo è trasformare parte dei debiti sovrani in investimenti destinati allo sviluppo. Inoltre, sono stati avviati i negoziati bilaterali con i Paesi aderenti al Piano Mattei, che stanno definendo i progetti da finanziare grazie alla riconversione.
Le tre sessioni principali del vertice si occuperanno di crescita economica sostenibile, disastri naturali e transizione energetica. Ma uno spazio sarà dedicato anche ai minerali critici e all’intelligenza artificiale. La presenza della presidente del Consiglio è prevista in tutti e tre i momenti. Parlerà degli esiti del vertice di Addis Abeba sui Sistemi alimentari, mentre sull’intelligenza artificiale ribadirà la necessità di un approccio etico. Sulla guerra in Ucraina, invece, l'Italia manterrà la linea di sempre, dedicandosi al dodicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia e continuando la raccolta di attrezzature energetiche per Kiev. Assenza storica quella degli Stati Uniti, che autonomamente hanno deciso di non partecipare.
Al termine del G20, Meloni parteciperà al vertice Ue–Unione africana a Luanda. E in quell'occasione al centro del dibattito ci sarà il tema migratorio, con l’Italia che andrà dritta per la sua strada, sostenendo i canali legali di ingresso e la lotta alle reti di traffico di esseri umani. Una linea che in Europa piace.