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Gran Bretagna, dopo la batosta dimissioni di massa

di Nicoletta Orlandi Posti domenica 10 maggio 2015

2' di lettura

Con una difesa appassionata dei valori liberali, Nick Clegg ha lasciato la guida del partito liberaldemocratico britannico, decimato dalle elezioni politiche per il rinnovo della Camera dei Comuni. Parlando dinanzi alla leadership del partito, Clegg, che è stato visto lasciare la stanza con le lacrime agli occhi, ha detto che "hanno vinto la paura e il risentimento", che "sono in crescita il nazionalismo e il ’noi contro voi'", e che "in assenza di una forte leadership è a rischio la tenuta stessa del Regno Unito". "Ha perso il liberalismo", ha aggiunto, "che però è più prezioso che mai e per il quale dobbiamo a continuare a lottare. Sarebbe facile immaginare che non si può tornare indietro, Non è così. È un’ora molto buia per il nostro partito, ma non possiamo e non permetteremo che i valori liberali evaporino con questa notte". Immediate le reazioni degli editorialisti su Twitter: Kavin Maguire del Mirror ha scritto che se in campagna elettorale avesse articolato il suo liberalismo come fatto nel discorso di addio, avrebbe dato una ragione agli elettori per votarlo. Nessun seggio all'Ukip - Anche Nigel Farage ha annunciato le sue dimisiioni da leader dell’Ukip. Farage non era riuscito a conquistare il seggio di Thanet South. "Una parte di me", ha detto, "è delusa, l’altra è più felice di quanto non mi sia sentito da molti, molti anni". "Sono un uomo di parola", ha detto Farage in riferimento a quanto detto durante la campagna elettorale, quando aveva affermato che avrebbe lasciato la guida del partito in caso di mancata elezione a Westminster. Farage ha inoltre annunciato che raccomanderà allo stato maggiore dell’Ukip di nominare Suzanne Evans leader a interim. Quanto al suo futuro, Farage ha espresso l’intenzione di volersi "divertire un po'" e trascorre l’estate in vacanza. Tuttavia, Farage non ha escluso un ritorno alla guida dell’Ukip affermando che prenderà in considerazione l’idea di presentare la propria candidatura quando il partito sarà chiamato ad eleggere un nuovo leader a settembre. Il mea culpa di Miliband - "La responsabilità del risultato è soltanto mia". Così ha scritto su Twitter il leader del partito laburista britannico Ed Miliband. "Le sconfitte sono difficili, ma siamo un partito che non smetterà mai di combattere per i lavoratori di questo Paese", ha aggiunto in un’altra dichiarazione sul social network. Miliband ha poi annunciato le sue dimissioni dalla guida dei Laburisti. Al partito, ha detto, "serve una nuova leadership". Miliband ha detto di essersi congratulato con il premier David Cameron per la vittoria e si è assunto l’"assoluta e totale responsabilità del risultato e della sconfitta".

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