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Patrick Kinney, da Hollywood alla jihad: la parabola di un terrorista

di Federica Scano domenica 25 ottobre 2015

2' di lettura

Poteva scegliere Hollywood, poi avrebbe preferito farsi prete, ma alla fine ha scelto Al Nusra, la Siria, la jihad. Luke Kinney, il figlio di un celebre regista di Hollywood, Patrick Kinney, è il primo inglese convertito ad essersi arruolato tra le fila dei miliziani di Al Nusra. Adesso si fa chiamare Abu Basir al Britani, come riporta il Daily Mail,e si fa riprendere tra le macerie di Aleppo con tanto di barbone rosso e kalashnikov per incitare i giovani ad unirsi alla guerra santa. Ma nessuno in famiglia sapeva della svolta estremista del ragazzo, almeno fino a quando non lo hanno visto sul web, in una foto che lo mostrava ferito, colpito dalle schegge di mortaio. "Almeno è sopravvissuto. Ogni tanto mi manda dei messaggi di posta elettronica accompagnati da versi del Corano. Si è sposato e vuole che tutti si convertano" ha raccontato, Deborah Pipps, la madre. Voleva farsi prete - Quando Patrick era adolescente e frequentava le scuole cattoliche, come accennato, desiderava prendere i voti, ma la frequentazione di un anno all'università di un corso di studi sul Medio Oriente lo ha profondamente influenzato. "Beveva, fumava e frequentava liberamente le ragazze. Non può essersi islamizzato in questo periodo" ha aggiunto la madre. Nel 2010 raggiunge il padre a Vienna, che tra un film con Steven Spielberg e l'altro si era trasferito in Austria dall'Inghilterra, dopo al separazione con la moglie. E una volta arrivato nel Regno Unito, Patrick si converte all'islam. Quando scoppia la guerra in Siria si sfoga con la madre, incolpando le truppe governative della mattanza. Così decide di andare a vivere con altri giovani musulmani, sparendo nel nulla. Solo poco tempo fa i suoi genitori sono riusciti dunque a scoprire che il figliolo Lucas si era arruolato nella fila di Al Nusra. Potrebbe farsi saltare in aria - "Sono felice che sia vivo, ma è un obiettivo", ha spiegato ancora Deborah, che teme che il figlio possa venir ucciso da un bombardamento mirato della Raf, da un raid russo o addirittura possa divenire un kamikaze. Su internet, però, viene preso in giro dagli utenti di Youtube per i video di propaganda che condivide. Il motivo? Fra i caricatori appesi al petto svetta anche uno spazzolino da denti. Un accessorio superfluo e "troppo occidentale" per uno jihadista. Lui, comunque, non si lascia influenzare dalle critiche e ringrazia Allah per "la morte onorevole" dei suoi compagni fatti saltare in aria in una moschea dal gruppo terroristico.

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