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La Pinotti: contro l'Isis niente caccia

di Matteo Legnani domenica 14 settembre 2014

1' di lettura

La Gran Bretagna ha risposto picche a Barack Obama: non fornirà aerei per i raid in Siria e Iraq contro i tagliagole dell'Isis. E altrettanto ha fatto Berlino. La Francia, invece, sarebbe propensa a partecipare alla campagna aerea che ieri sera, parlando alla Nazione, il presidente americano ha confermato di voler potenziare. Quanto all'Italia, si barcamena tra le due posizioni. Secondo il copione della solita "Italietta" che non è capace di dire di sì e non è capace di dire di no all'alleato a stelle e strisce. Il ministro della Difesa Roberta Pinotti, intervistata da Rainews24 sul discorso pronunciato nella notte italiana da Obama, ha spiegato che "l’Italia ha la possibilità di offrire degli aerei da rifornimento. E abbiamo addestratori molto bravi, come abbiamo dimostrato in molte missioni. Serve coordinamento non solo  militare". Cioè, niente caccia e quindi niente missioni d'attacco per i nostri piloti. Ma, allora, una domanda viene spontanea. Se ogni volta, persino in occasioni in cui un intervento sarebbe sacrosanto come contro i jihadisti tagliagole, noi ci tiriamo indietro, i famigerati F-35 cosa li compriamo a fare?

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