Il Senato, senza contare l'Eliseo, era l’ultima grande istituzione di Francia non ancora espugnata dal Front National. Dopo il successo nelle elezioni municipali di marzo e il trionfo alle europee - dove si è imposto come primo partito - l’estrema destra transalpina entra nel Senato, una prima nella storia della Quinta Repubblica. Mentre la destra Ump e gli alleati centristi dell’Udi strappano la maggioranza assoluta alla gauche di François Hollande. La vittoria storica di Marine e le magre soddisfazioni gauchiste - È "una grande vittoria, una vittoria storica", ha esultato la leader dell’estrema destra, Marine Le Pen. Per il governo socialista, il risultato di ieri segna una terzo schiaffo di fila dopo la batosta nelle elezioni municipali ed europee di primavera. Anche se il segretario del Ps, Jean-Christophe Cambadélis, minimizza: la gauche "resiste meglio" di quanto previsto, afferma, osservando che non "c’è stata la marea blu" (il colore dell’Ump) pronosticata alla vigilia. Due senatori Fn, uno ha solo 26 anni - I due primi senatori lepenisti della storia di Francia sono Stéphane Ravier, tra le figure di punta del Fn marsigliese e David Rachline, che sei mesi fa conquistò la poltrona di sindaco a Fréjus. A soli 26 anni, diventa il più giovane senatore negli annuari della République. "Ormai, per il Fn, resta un ultimo portone da aprire, quello dell’Eliseo", avverte Stéphane Ravier, riferendosi alla corsa presidenziale del 2017, dove rischia di ripetersi lo scenario del 2002, quando Jean-Marie Le Pen, il padre di Marine, arrivò al ballottaggio contro Jacques Chirac.