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La Merkel ora accusa l'Italia:"Pagate i profughi per venire in Germania"

Il ministero degli Interni tedesco ha diffuso una comunicazione in cui si punta il dito su Roma per aver convinto con 500 euro immigrati e profughi della guerra libica a migrare verso Berlino
di Ignazio Stagno venerdì 31 maggio 2013

Angela Merkel

2' di lettura

I tedeschi puntano ancora il dito contro l'Italia. Questa volta a far scattare il veleno crucco sono i profughi libici che sono stati ospitati nei nostri centri d'accoglienza. L'accusa è forte. Il ministero degli interni tedesco sostiene che il governo italiano ha convinto e poi pagato i profughi per convincerli ad andare via ed anche in Germania. L’informazione è stata comunicata dal ministero degli Interni tedesco ai responsabili delle politiche per l’immigrazione dei Bundesländer.  Pagati per andare via - Secondo quanto riporta il quotidiano Die Welt che pubblica il testo della comunicazione del minsistero, l’Italia avrebbe pagato 500 euro i profughi che avrebbero abbandonato volontariamente il nostro paese, dietro determinate condizioni, così lasciando le strutture di accoglienza aperte dopo lo scoppio della guerra in Libia. I profughi che avrebbero utilizzato questo denaro per andare in Germania sarebbero svariate centinaia. Ospiti sgraditi dal governo di Berlino, che ora mette sotto accusa Roma. Die Welt sottolinea come la maggior parte di essi si sarebbero recati ad Amburgo, dove vivrebbero senza alcun aiuto. La decisione del nostro paese di pagare i profughi, spiega il quotidiano tedesco dipenderebbe dalla necessità di chiudere le strutture di accoglienza aperte ormai più di due anni fa. Rispediamoli in Italia -  E per risolvere il problema i tedeschi stanno lavorando ad una soluzione semplice: rispedire i profughi in Italia. L’assessore di Amburgo Schelle ha le idee chiare: “La loro condizione giuridica gli permette di ottenere un permesso di lavoro in Italia, non qui in Germania. Di conseguenza non hanno alcun diritto ad alloggio e neppure alle prestazioni sociali. Ecco perché l’univa vera soluzione sarebbe un loro ritorno nel paese dove possono trovare un’occupazione, l’Italia, oppure un trasferimento nelle loro nazioni di origine". I profughi avrebbero goduto anche di un biglietto ferroviario gratuito per far ritono in Italia ma hanno rifiutato l'offerta. In più sono scaduti i termini di permamnenza in un paese terzo dopo l'Italia secondo le regole di Schengen. La Germania può a questo punto espellerli e spedirceli in Italia. Il braccio di ferro continua. (I.S.)

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