Lussemburgo, 26 apr. - (Adnkronos/Aki) - Anche il Lussemburgo si leva contro la proposta franco-tedesca di riforma di Schengen, dove c'e' il rischio di indebolire il principio della liberta' di circolazione. "Bisognera' negoziare per arrivare a un risultato entro giugno, che per il Lussemburgo e' il valore aggiunto della liberta' di circolazione", ha affermato il ministro dell'Interno del Granducato Jean-Marie Halsdorf a margine del Consiglio Ue Affari interni in corso nella capitale del paese. Il vero problema, infatti, non sta nel funzionamento del sistema Schengen ma in alcuni tratti delle frontiere esterne dell'Ue, per cui la competenza e' dell'Agenzia Frontex. "Ci sono in tutto 12 chilometri di frontiere esterne che non sono come dovrebbero essere, ma lo stesso direttore di Frontex ci ha detto questa mattina che sono stati fatti grossi passi in avanti" al confine tra Grecia e Turchia, ha riferito il ministro. Quindi, ha aggiunto, i Paesi membri che si sentono coinvolti dovrebbero "discutere insieme" e "non additare" quelli che si trovano in difficolta'. "Cerchiamo di risolvere il problema", ha invitato Halsdorf, ricordando che la presidenza danese di turno del Consiglio Ue intende trovare un accordo politico sulla riforma della governance di Schengen prima della fine del suo mandato che scade il 30 giugno. In ogni caso, ha concluso, "il Lussemburgo e' per la liberta' di circolazione e auspica che il sistema continui a funzionare".