Il sospetto

Coronavirus, guerra di spie tra Russia e Occidente. Lo scenario: "Vogliono mettere le mani sul vaccino per distruggerlo"

Una volta le spie russe, americane, inglesi e tedesche passavano per il check point Charlie a Berlino oggi gli 007 lavorano sul filo del web. Il terreno di scontro non è più sui confini né per la corsa all'armamenti quanto piuttosto ai brevetti per i vaccini. Vince chi troverà prima il vaccino anti Covid 19 e potrà distribuirlo a costi salati ai Paesi sconfitti. Una guerra comunque si compie ed è colpi di hacker che cercano di penetrare negli archivi dei laboratori scientifici.

Oggi la società russa P-Pharm ha fatto sapere che sta mandando avanti trattative con l'azienda farmaceutica AstraZeneca per la produzione in Russia del vaccino contro il Covid che sta sviluppando l'università di Oxford e quindi non reggono le accuse che Londra ha rivolto ieri a Mosca di un attacco hacker per carpire i segreti delle ricerche occidentali sul vaccino: lo ha dichiarato il capo del Fondo di investimenti diretti russi Kirill Dmitriev in un'intervista a Times Radio ripresa dal quotidiano Kommersant. "Non c'è bisogno di rubare nulla, non abbiamo bisogno di segreti. Tutto è già stato passato alla P-Pharm, che produrrà in Russia il vaccino di AstraZeneca e si tratta di un accordo commerciale tra AstraZeneca e P-Pharm".
 

 


Ieri  gli 007 al comando di Sua Maestà avevano lanciato contro Mosca una doppia accusa: aver cercato d'intromettersi nella campagna elettorale britannica di fine 2019; e soprattutto d'essere dietro lo spionaggio attribuito a un gruppo di hacker all'interno delle piattaforme in cui i ricercatori occidentali - dal Regno Unito, agli Usa, al Canada - si scambiano informazioni sui tentativi di sviluppare un vaccino contro il coronavirus. 

Il ministro degli Esteri britannico, Dominic Raab ha parlato di sospetto di un coinvolgimento russo nella diffusione di un rapporto, "illecitamente acquisito" sull'andamento dei negoziati per un accordo di libero scambio post Brexit con Washington anche sul fronte della sanità: rapporto finito a dicembre nella mani dell'allora leader laburista Jeremy Corbyn e da questi usato per rinfacciare a Johnson di voler "svendere il servizio sanitario pubblico" dell'isola (Nhs) a Donald Trump, alla mercé d'interessi privati americani. 

Di più, secondo il National Cyber Security Centre (Ncsc), questi attacchi cyber, ancora in corso, hanno nel mirino organizzazioni britanniche, statunitensi e canadesi. "Il gruppo conosciuto con il nome Apt249 o Ducs o Cozy Bear opera quasi certamente nel quadro dei servizi di intelligence russi", ha indicato Ncsc, aggiungendo che le omologhe autorità statunitensi e canadesi sono arrivate alle stesse conclusioni. "

Raab, ha giudicato "inaccettabile che i servizi di intelligence russi prendano di mira chi lavora alla lotta contro la pandemia di coronavirus". Il ministro ha aggiunto che "mentre alcuni inseguono incautamente i loro interessi egoistici, il Regno Unito e i suoi alleati continueranno il loro duro lavoro per trovare un vaccino e proteggere la salute mondiale".  Ieri l'ambasciatore russo a Londra aveva detto: "Qualsiasi azione ostile contro la Russia non sarà lasciata senza una nostra appropriata e adeguata risposta".