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Afghanistan, il portavoce dei talebani: "Come ci finanziano Cina e Russia", l'ultima sfida all'Occidente

giovedì 2 settembre 2021

1' di lettura

Vogliono che l'Italia riconosca il governo talebano e che riapra la sua ambasciata a Kabul. Mentre l'asse con la Cina e la Russia si rafforza. E' quanto sostiene il portavoce degli estremisti islamici Zabiullah Mujahid, in una intervista a La Repubblica. "Spero che l'Italia riconosca il nostro governo islamico e che riapra presto la sua ambasciata". Nel nuovo Afghanistan, conferma Mujahid, "non ci saranno donne ministro, ma potranno lavorare nei ministeri oppure come poliziotte o infermiere. Potranno anche studiare all'università".

Per contrastare la crisi economica, invece, i talebani puntano sulla Cina: "Pechino ci aiuterà a ricostruire il Paese, sarà il nostro partner principale ". "Tutti i soldi sono stati spesi per la guerra, ora è tempo di ricostruire. Per questo abbiamo bisogno di migliorare le nostre relazioni internazionali e accreditarci davanti ai governi di tutto il mondo. Siamo consapevoli che abbiamo davanti un lavoro enorme, ma stiamo ponendo le basi per una profonda trasformazione del Paese", dice Mujahid.

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"La Cina è il nostro partner principale e rappresenta per noi una fondamentale e straordinaria opportunità poiché è disponibile a investire e ricostruire il nostro Paese", prosegue il portavoce dei talebani. Quanto ai rapporti con la Russia, Mujahid assicura che "continuiamo a mantenere ottime relazioni con un partner importante e con un peso fondamentale per la regione come la Russia. Le relazioni con Mosca sono principalmente politiche ed economiche. La Russia continua a mediare per noi e con noi per creare le condizioni per una pace internazionale". 

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