Theodore John Conrad nel 1969 mise a segno un colpo da 215mila dollari, prelevati dalla banca di Cleveland dove lavorava come cassiere e poi sparì nel nulla. Per anni lo hanno cercato in tutto il mondo. Ma, quando la polizia lo ha identificato, si è scoperto che era deceduto sei mesi prima. Era uno dei fuggitivi più ricercati negli Stati Uniti e il suo furto è considerato uno dei più cospicui e celebri nella storia della città.
Conrad dopo il colpo si era creato una nuova identità e aveva vissuto per più di 50 anni vicino a Boston costruendosi una famiglia, senza essere mai scoperto. Prima di morire, all'età di 71 anni a causa di un cancro, ha voluto confessare che c'era lui dietro il furto alla banca di Cleveland. All'epoca del furto John Conrad aveva 20 anni. Si era ispirato al film "Il caso Thomas Crown", con Steve Mc Queen e Faye Dunaway. Dopo il furto nascose la refurtiva (circa l'equivalente di 1,6 milioni di dollari attuali) in una busta e fuggì.
Conrad a Boston lavorava in una concessionaria di auto di lusso. Negli ultimi mesi la svolta: si scopre che Conrad si trovava in Massachusetts, anzi che era sempre stato lì, dal 1970. Prima di morire, confessò alla famiglia di aver cambiato identità e di aver compiuto il furto. Ma nessuno contattò le autorità, che alla fine hanno chiuso il caso anche grazie ad alcune somiglianze tra i dati riportati sul necrologi. Un finale diverso da quello del film che resta uno dei classici hollywoodiani