Il graduato

Joe Biden smascherato dal generale Bertolini: "Perché può portarci a una guerra nucleare"

L'invasione dell'Ucraina da parte dell'esercito di Vladimir Putin porterà a una guerra atomica? Il rischio c'è. Il generale Marco Bertolini, già comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze e della Brigata Folgore, nonché Presidente dell'Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia, ha spiegato a Fanpage.it quali sono le reali prospettive di una escalation atomica della guerra in corso tra Russia e Ucraina. "Il rischio di una guerra nucleare c'è", detto il generale spiegando che "oltre alla coppia Putin-Zelensky che si sta prendendo a cannonate in Ucraina, c'è quella Vladimir Putin-Joe Biden, che sono i veri competitor in questo scontro. Sono loro che stanno conducendo il gioco e che potrebbero decidere di portare il conflitto su quel piano".

 

 

Certo non si tratta di spingere un bottone e via, "ci sono delle operazioni", spiega Bertolini, "per arrivare a fare in modo che prima di usare l'arma nucleare si verifichino condizioni ben precise". Come quella in cui la Russia si senta uno Stato a rischio e "a quel punto sarebbe giustificato l'uso dell'arma nucleare". Puntualizza il generale: "Sicuramente non credo che la utilizzerebbero per un risultato operativo della guerra in Ucraina. Se si trovassero sotto attacco, potrebbero usarla perché l'arma nucleare è un deterrente da questo punto di vista. Ma c'è una linea rossa da non superare, che è connessa con la sopravvivenza della Nazione. Diciamo che difficilmente questa linea rossa è di carattere tattico". 

 

 

Alla domanda sul ruolo dell'Italia in uno scenario simile l'ex comandante della Brigata Folgore, facendo gli scongiuri, parla di una prospettiva terrificante. "L'Italia può entrarci", puntualizza, "perché facciamo parte della Nato e quindi siamo alleati degli Usa. È chiaro che se ci fosse l'uso di armi del genere vorrebbe dire che c'è una conflagrazione che riguarda tutta l'Alleanza, e saremmo coinvolti come tutti gli altri Paesi".