La bandiera della Nato è sempre al centro di numerosi dibattiti, soprattutto da quando è iniziata la guerra in Ucraina. Qualcuno l'ha sventolata anche alla manifestazione del 25 aprile a Milano. Ma qual è la sua storia? La bandiera, il cui simbolo è una rosa dei venti bianca all’interno di un cerchio su sfondo blu, è stata istituita alcuni dopo la fondazione della Nato, nel 1953.
Cosa simboleggia? A spiegarlo per la prima volta fu l’allora segretario generale Hastings Ismay, che la descrisse come “una stella a quattro punte che rappresenta la bussola che ci tiene sulla retta via, la via della pace, e un cerchio che rappresenta l’unità che lega assieme i 14 paesi”. Lo sfondo blu rappresenta invece le acque dell’Oceano Atlantico.
La bandiera così come la conosciamo oggi però non è sempre stata così: quella attuale venne adottata solo dopo una serie di prove e tentativi. All'inizio infatti le forze alleate occidentali che avevano vinto la Seconda guerra mondiale optarono per un logo giallo su sfondo verde e il motto “Vigilia pretium libertatis” tutto attorno, che in latino significa “la vigilanza è il prezzo della libertà”. L'idea nacque da Dwight Eisenhower, comandante delle forze alleate durante la guerra e presidente degli Stati Uniti qualche anno dopo.