CATEGORIE

Zelensky, "non è colpa mia": il dramma di Sergey, com'è ridotto a 45 anni per "colpa" del premier

lunedì 2 maggio 2022

2' di lettura

Ha lo stesso cognome del premier ucraino Volodymyr Zelensky e per questo non riesce a trovare lavoro: il malcapitato è Sergey, un 45enne russo di Novosibirsk che già da tre giorni, in segno di protesta, ha iniziato lo sciopero della fame. L'uomo - come riporta il Corriere della Sera - ha deciso di sedersi di fronte al municipio indossando un cartello al collo con la scritta: “Non è colpa mia”. La notizia è stata riportata dal sito online della capitale siberiana, ngs.ru.

"Eliminazione". Ammazzare Zelensky (e non solo), la spregiudicata mossa del Cremlino per chiudere la partita

Il videomessaggio giornaliero di Volodymyr Zelensky è diventato una sorta di format drammatico, in cui i toni si ...

Il 45enne, che è nato e vive a Novosibirsk, non è mai stato in Ucraina e si considera un siberiano a tutti gli effetti. Solo un suo avo, un bisnonno cosacco, abitava in un paese poco lontano da Kiev. Le difficoltà collegate al suo cognome sarebbero iniziate lo scorso gennaio, quando il 45enne è andato all’ospedale della sua città per chiedere un lavoro come elettricista. Lì però gli sarebbe stato detto: “Perché non ti fai aiutare dal tuo parente?”. Parole che poi si è sentito dire sempre più spesso nei mesi successivi. Tutti i colloqui che ha avuto, ben cinque, non sono andati bene.

Il sabotaggio di Zelensky, "pronto a far saltare questo ponte": una mossa estrema per ribaltare la guerra

Il ponte di Crimea, meglio noto come “ponte di Putin”, è uno degli obiettivi più alti dell&rsq...

"Cosa devo fare? Quando mi rivolgo ad un dirigente, uno qualunque, questo apre la mia carta di identità e immediatamente mi chiede se non sono per caso un parente di quello lì - si è lamentato Sergey Zelensky -. I capi degli enti pubblici si aggrappano alle loro poltrone e io mi accorgo che nelle loro teste martella sempre la solita domanda: Se lo assumo non mi attirerò addosso le furie del mio superiore?”.

A volte ritornano Il Sultano contestato in patria si rilancia come spalla di Trump

L'editoriale Quel legame fra Donald e Leone

A L'Aria che tira L'Aria che tira, Mattei contro Parenzo: "Pagliacciate", "Merito di Trump?"

tag

Il Sultano contestato in patria si rilancia come spalla di Trump

Carlo Nicolato

Quel legame fra Donald e Leone

Mario Sechi

L'Aria che tira, Mattei contro Parenzo: "Pagliacciate", "Merito di Trump?"

4 di Sera, Rampini: "Vento contro Putin"

I talebani cancellano anche gli scacchi

Non potendo mettere il burqa alla regina, hanno decapitato tutti i pezzi, bianchi e neri. La scimitarra ideologica dei t...

Il Sultano contestato in patria si rilancia come spalla di Trump

Reinvestito da Trump del suo ruolo di mediatore, Erdogan ha detto che «i colloqui di pace tra Russia e Ucraina pro...
Carlo Nicolato

Gaza, ostaggio Usa consegnato alla Croce Rossa

L'ostaggio statunitense-israeliano Edan Alexander è stato consegnato alla Croce rossa nella Striscia di Gaza....

Trump, la bomba prima del faccia a faccia Putin-Zelensky: "Potrei esserci anche io"

Gli Stati Uniti saranno presenti al vertice Russia-Ucraina per uno stop temporaneo al conflitto? Il presidente americano...