L'avvertimento all'Europa

Andrea Manciulli, l'esperto rivela: "L'Ucraina? No, vi dico qual è l'obiettivo finale di Putin"

Il vero obiettivo di Vladimir Putin "siamo noi europei, non gli ucraini. Se si analizza la guerra in Ucraina "non bisogna commettere un cruciale errore di valutazione, ossia considerarla un fatto a sé stante. Non è così. L'invasione è solo un momento della strategia verso l'Europa che la Russia sta portando avanti da tempo". A suonare la svegli all'Europa è Andrea Manciulli, presidente di Europa Atlantica, che in una intervista a Il Giorno, sottolinea che ci sono diversi fronti caldi oltre all'Ucraina. "Uno di quelli di cui si parla meno è l'Artico" che "con i cambiamenti climatici diventa sempre più navigabile, e in fondo a quei mari ci sono importanti riserve di idrocarburi. Gas e petrolio".

 

 

L'Artico non appartiene a nessuno, "è una zona contesa". E "la rotta artica", prosegue Manciulli, "sta cambiando la logistica, le comunicazioni e in sostanza la geopolitica in maniera considerevole. La sua navigabilità mette in competizione l'Occidente con Cina e Russia, che da tempo stanno portando avanti una strategia di occupazione dei porti che vi si affacciano". 

 

 

Insomma, l'Artico - sia per la navigabilità sia per lo sfruttamento degli idrocarburi - "può diventare una enorme piattaforma logistica in grado di sconvolgere l'economia mondiale. E' chiaro che chi riuscirà a crearvi un'opzione strategica significativa avrà un vantaggio per difendere le proprie prerogative. L'Europa deve essere molto attenta se non vuole che certi suoi attori restino fuori. Penso ai porti del Mediterraneo, che sarebbero senza dubbio penalizzati dallo spostamento a nord delle rotte". 

In questo scenario l'Europa non rischia solo a nord perché, conclude l'esperto, "la Russia è molto aggressiva anche a sud e nel Mediterraneo".