Epurazioni nell'esercito

Vladimir Putin, scatta la "grande purga" dello Zar: "Fatti fuori"

Proseguono le "purghe" tra gli alti comandanti dell'armata russa per il fallimento dell'"operazione militare speciale" in Ucraina. Secondo il ministero della Difesa britannico, così come si legge nell'aggiornamento dell'intelligence, il tenente generale Serhiy Kisel, che guidava la prima unità di carri armati della guardia d'élite, è stato sospeso per non aver catturato Kharkiv e il vice ammiraglio Igor Osipov, che comandava la flotta del Mar Nero, è stato probabilmente sospeso in seguito all'affondamento dell'incrociatore Moskva, mentre non è chiaro se il capo di stato maggiore Valeriy Gerasimov mantenga il sostegno del presidente Vladimir Putin.

 

 

Il ministero afferma che è probabile che gli alti funzionari siano sempre più distratti dal tentativo di evitare responsabilità personali in questa cultura di "insabbiamenti e capro espiatorio", "questo probabilmente metterà a dura prova il modello centralizzato di comando e controllo della Russia poiché gli ufficiali cercano sempre più di rinviare le decisioni chiave ai loro superiori", "sarà difficile per la Russia riprendere l'iniziativa in queste condizioni".

 

 

Kisel dal 2018 era il comandante della formazione corazzata che partecipò alle principali battaglie sul fronte orientale della Seconda guerra mondiale - compresa quella di Stalingrado - e che, dopo essere stata sciolta nel 1999, fu ricostituita nel 2014 durante il programma di potenziamento dell’esercito russo, come ricorda il Corriere. Kisel doveva conquistare Kharkiv ma il suo attacco è stato respinto dalla controffensiva ucraina.

Osip, invece, guidava la Flotta del Mar Nero, dove i russi hanno visto affondare il Moskva. Nei primi giorni di guerra la flotta aveva preso l'Isola dei Serpenti, avamposto strategico per controllare, e bloccare, le rotte commerciali ma nelle ultime settimane sta cercando di respingere gli attacchi degli ucraini che non hanno rinunciato alla loro isola.