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Ucraina, la guerra in diretta. Draghi al Consiglio europeo: "Telefonate a Putin? Sono scettico. E sulla catastrofe alimentare..."

I russi sfondano a Est e arrivano a Severodonetsk, dove è iniziato l'assedio che potrebbe decidere la guerra in Ucraina. Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha confermato: "Il Donbass libero è la nostra priorità assoluta". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky visita Kharkiv, "accolto" dalle bombe dei nemici. Sul piano diplomatico, oggi il presidente turco Erdogan sentirà il collega russo Vladimir Putin mentre l'Europa tra poche ore dovrà decidere sul tetto al prezzo del gas, anche se restano profonde spaccature sullo stop al petrolio russo.

Ore 21.43 Trilaterale tra Draghi-Macron-Scholz
Fonti di Palazzo Chigi fanno sapere che, a margine dei lavori del Consiglio europeo straordinario in corso a Bruxelles, si è svolto un trilaterale tra il premier Mario Draghi, il presidente Emmanuel Macron e il cancelliere Olaf Scholz. “Sono stati discussi i temi in agenda e in particolare è stata condivida la preoccupazione per la crisi alimentare”, è quanto filtra.

Ore 20.25 Draghi al Consiglio europeo: "Scettico sulle telefonate con Putin. Catastrofe del grano? La colpa sarà sua"
“È essenziale che Putin non vinca questa guerra”. Lo ha dichiarato Mario Draghi nel corso del suo intervento al Consiglio europeo, dedicato ovviamente alla guerra in Ucraina scatenata dalla Russia. “Allo stesso tempo - ha aggiunto - dobbiamo chiederci se può essere utile parlargli. Sono scettico dell’utilità di queste telefonate, ma ci sono ragioni per farle. Queste conversazioni dimostrano che è Putin a non volere la pace”. “Il confronto con Putin - ha spiegato il premier - è necessario per risolvere il problema del grano, della sicurezza alimentare. Il rischio di una catastrofe è reale: e se non ci sarà una soluzione, dovrà essere chiaro che la colpa è di Putin”.

Ore 19.30 Zelensky all'Ue: "Restate uniti, si approvino sanzioni"
Il presidente ucraino Zelensky, intervenendo al vertice Ue in videocollegamento, ha fatto appello all'Europa a "restare unità e a non dividersi" e ha chiesto che siano approvate le nuove sanzioni "il più rapidamente possibile". È quanto si apprende da fonti europee. Zelensky si è rivolto all'insieme dei 27 leader e nel corso dell'intervento non c'è stata una sessione di Q&A. Da quanto si apprende, nel suo intervento al Consiglio europeo, Zelensky ha parlato del tema della sicurezza alimentare specificando che serve "una via d'uscita" per il grano, osservando che "c'è un limite di tempo" per riuscire a far salpare le navi da Odessa. Infine, il presidente ucraino ha menzionato la richiesta di adesione all'Ue, processo su cui "si aspetta passi avanti".

Ore 19.10 Cremlino: Putin ed Erdogan d'accordo per sentirsi di nuovo
Putin e Erdogan, nel loro colloquio telefonico di oggi, hanno concordato di sentirsi di nuovo. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino, citato dalla Tass. 


Ore 19.01 Medvedev: "Se Russia attaccata, colpiremo centri in cui decisioni sono prese oltre Kiev"
"Nel caso di attacchi contro le nostre città, la Russia colpirà i centri in cui tali decisioni criminali sono prese. Alcuni non sono Kiev", ha scritto il vice Presidente del Consiglio di sicurezza nazionale, Dmitry Medvedev, dopo la riunione presieduta oggi da Putin

 

Ore 17.57 Biden: non invieremo missili che possano colpire la Russia
Gli Usa non invieranno a Kiev sistemi missilistici (a medio raggio) che possano raggiungere il territorio russo: lo ha detto il presidente Joe Biden.

Ore 17.00 Procura Kiev: primo processo per stupro di un militare russo
La procuratrice generale di Kiev, Irina Venediktova, ha annunciato con un post su Facebook il primo processo a un militare russo accusato di stupro.

Ore 16.39 Erdogan a Putin, pronti a ospitare incontro Kiev-Mosca-Onu
Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan hanno avuto un colloquio telefonico per discutere della situazione in Ucraina. Lo rende noto l’ufficio del presidente turco, come riporta l’agenzia di stampa Tass.

Ore 15.43 Giornalista francese ucciso a Severodonesk
Un giornalista francese è stato ammazzato dopo che un'auto è stata colpita vicino a Severodonetsk. A dichiararlo è stato il governatore regionale di Lugansk, Serhiy Gaidai, come riporta il Guardian. "Oggi il nostro veicolo blindato di evacuazione - ha detto Gaidai - stava andando a prelevare 10 persone dalla zona ed è finito sotto il fuoco nemico. Le schegge delle granate hanno perforato la corazza dell'auto, una ferita mortale al collo è stata ricevuta da un giornalista francese accreditato che stava realizzando un servizio sull'evacuazione, un poliziotto di pattuglia è stato salvato da un elmetto".

Ore 15.25 Danimarca contro Gazprom: non pagheremo il gas in rubli
La società energetica danese Orsted annuncia che rifiuterà di pagare il gas russo in rubli e si prepara all'interruzione del flusso dalla Russia. "Non abbiamo alcun obbligo legale ai sensi del contratto e abbiamo ripetutamente informato Gazprom che non pagheremo in rubli. Il termine del pagamento è il 31 maggio e Orsted continuerà a pagare in euro", scrive la compagnia in una noto

Ore 14.25 Mosca, più truppe e armi a Kursk, al confine con l'Ucraina
Il Ministero della Difesa russo avrebbe inviato più unità e armamenti nella Regione di Kursk, al confine con l'Ucraina, per rafforzare la sicurezza, ha dichiarato il governatore regionale Roman Starovoit citato dalla Tass. "Considerando la situazione che si sta verificando nelle zone di confine della Regione di Kursk, il ministero della Difesa, su indicazione del ministro della Difesa, ha preso misure supplementari e ha inviato un gran numero di militari nella regione. Sono arrivati e continuano ad arrivare nella regione ulteriori armamenti rappresentati da cannoni di artiglieria e lanciarazzi. Tutte queste misure hanno lo scopo di rendere sicuro il lavoro pacifico e creativo dei residenti della Regione di Kursk e di garantire la loro sicurezza di vita e di salute", ha detto il governatore.

Ore 14.15 Ue, nella bozza del vertice via Sberbank da SWIFT
Nella bozza di conclusioni del Consiglio Europeo di oggi si punta a a rimuovere da SWIFT la più grande istituzione finanziaria della Russia, Sberbank, e un divieto di trasmissione a tre emittenti controllate da Mosca. Lo fa sapere una fonte europea alla vigilia del vertice.

 

Ore 13.25 Kiev: a Kherson sfondata la linea di difesa russa
Nella città portuale del Sud del Paese, Kherson, l'esercito ucraino afferma di aver lanciato una controffensiva nel tentativo di recuperare le terre conquistate dalla Russia, forse preannunciando una nuova fase dei combattimenti. "Kherson resiste, siamo vicini", ha twittato lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, citato dalla Bbc.

Ore 12:48 Mosca: distrutto sito con artiglieria inviata dall'Italia
Le forze russe hanno distrutto una postazione ucraina "dove i nazionalisti avevano posizionato artiglieria (howitzer) inviata dall'Italia". Lo riferiscono le agenzie russe citando il ministero della Difesa di Mosca


Ore 11.46: Mariupol, "deportazioni e campi di filtraggio in Russia"
"I campi di filtraggio ora non stanno solo sul territorio occupato ma anche in Russia, al confine con l'Estonia. Si va sempre più verso il genocidio. Nelle ultime 24 ore al campo di filtraggio Bezimenne sono state portate 253 persone di cui 33 bambini. Dal campo di Bezimenne a Taganrog, in Russia, sono state deportati 235 cittadini di Mariupol, di cui 28 bambini". Lo rende noto su Telegram il consigliere del sindaco di Mariupol Petr Andriuschenko


Ore 11.25: "Impraticabile l'idea di una nuova Europa con Kiev"
L'idea di creare una nuova "comunità europea" che possa accogliere l'Ucraina nelle sue fila non è praticabile, in quanto i paesi hanno interessi troppo diversi. Lo afferma il senatore Vladimir Dzhabarov, primo vice capo del comitato internazionale del Consiglio della Federazione Russa. Le parole di Dzhabarov rappresentano una risposta al presidente francese Emmanuel Macron che ha proposto la creazione di una nuova "comunità politica europea" che possa accogliere Kiev nelle sue fila.  "Il presidente francese ha avanzato l'idea di creare una 'comunità europea', dal momento che è ancora impossibile accettare l'Ucraina nell'Ue", ha ricordato Dzhabarov sul canale televisivo Rossiya 24. Allo stesso tempo, il politico ha richiamato l'attenzione sul fatto che più l'Ue e la Nato si espandono, meno stabili saranno queste organizzazioni, in quanto "è difficile mantenere il consenso tra paesi che hanno interessi diversi". "La creazione di una nuova struttura - non sarà fattibile e alla fine non risolverà i problemi che stanno sorgendo", ha detto Dzhabarov.

Ore 10.59: Mariupol, "22.000 vittime accertate e fosse comuni"
"Abbiamo stimato che le vittime siano 22mila, sempre più prove confermano che le conseguenze dei crimini russi saranno ben peggiori. Questo richiede l'attenzione di tutta la comunità internazionale, anche sulle pessime condizioni in cui si trovano gli abitanti di Mariupol sotto l'occupazione". Lo ha detto su Telegram il sindaco di Mariupol Vadym Boichenko, aggiungendo che "nel cimitero di Staryy Krym sono comparse 25 nuove fosse comuni. In totale, da metà aprile, sono state seppellite non meno di 16 mila persone vicino a Staryy Krym, Mangush e Vynogradne. A metà marzo erano 5mila le persone che erano state seppellite. Sotto le macerie, negli obitori improvvisati e nelle tombe occasionali ci sono ancora migliaia di corpi". Domenica era stata diffusa la foto choc di decine di cadaveri di ucraini accatastati in un supermercato della città.

Ore 10.31: Mosca, "non ci sono ragioni per dichiarare il default"
"Non ci possono essere ragioni oggettive per dichiarare il default della Russia". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riporta la Tass. "La nostra posizione è ben nota: non ci possono essere ragioni oggettive per un default. Ci sono soldi e c'è la volontà di pagarli, in rubli o secondo uno schema che potrebbe essere più conveniente", ha affermato.

Ore 10.04: Ministra francese Colonna a Mariupol, "sepolture degne di ciò che sono stati" 
"Servono sepolture degne di ciò che sono stati". A dichiararlo, parlando delle vittime di Bucha, è stata Catherine Colonna, ministro degli Esteri francese, oggi in visita in Ucraina. "La maggior parte dei corpi è stata identificata con le famiglie. Ne restano circa trenta, si pensa di poter concludere questa settimana", ha aggiunto, ricordando che "il team di inquirenti francesi è venuto in Ucraina su richiesta della procuratrice generale" di Kiev. "Ora - ha sottolineato - servono sepolture degne di ciò che sono stati".

Ore 9.22: Esplosione a Melitopol, "è autobomba ucraina"
Una forte esplosione è stata udita a Melitopol, città nella regione di Zaporizhzhia occupata dai russi. Lo riporta la Ria Novosti. Secondo Vladimir Rogov, membro del nuovo consiglio militare imposto alla regione, l'esplosione, è avvenuta in pieno centro, che è stato avvolto da una nube di fumo nero. Secondo una fonte del nuovo governo locale a esplodere è stata un'auto un'auto parcheggiata vicino a uno degli edifici del municipio. La fonte ha riferito che dietro c'è un gruppo di sabotaggio ucraino. 

Ore 9.11: "I russi hanno perso 30.000 uomini dall'inizio della guerra"
Le forze armate russe hanno perso 30.350 uomini dall'inizio del conflitto in Ucraina. Lo riportano le forze armate ucraine citate dal Kiev Independent

Ore 8.28: Esplosione nel centro di Melitopol
Una potente esplosione ha scosso oggi il centro di Melitopol, città nel sud-est dell'Ucraina controllata dai russi. Lo riporta il sito Nexta, citando i media locali, secondo cui ci sarebbero feriti. 

Ore 7.57: Lanciati due razzi su Odessa 
Stanotte il nemico ha lanciato due razzi nella regione di Odessa colpendo il ponte della baia di Dnister precedentemente danneggiato. A causa dell'onda d'urto sono state danneggiate alcune case di civili. Non ci sono vittime. Un altro razzo è stato abbattuto dal sistema di difesa antiaerea". Lo comunica si Telegram il Comando operativo Sud dell'Ucraina.

Ore 7.52: Lavrov, "liberazione del Donbass priorità assoluta"
La liberazione delle repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, riconosciute da Mosca come Stati sovrani, resta una priorità assoluta per la Russia. Lo ha dichiarato ieri il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, in un'intervista all'emittente televisiva francese Tv1. "Per quanto riguarda gli altri territori dell'Ucraina interessati dall'operazione militare, gli abitanti di queste regioni dovrebbero decidere autonomamente il loro futuro", ha affermato il ministro. Lavrov ha aggiunto che la Russia non rifiuta la possibilità di riprendere il dialogo con l'Unione europea, ma le intenzioni di Bruxelles saranno giudicate dalle azioni concrete. "Non vogliamo dire che la strada per la ripresa del dialogo sia interrotta. Ma giudicheremo le intenzioni europee solo dai fatti pratici. Abbiamo imparato una lezione seria. In questo senso la situazione e' cambiata rispetto alla fine della Guerra Fredda", ha sottolineato Lavrov. 

Ore 7.45: Luhansk, "respinti 14 attacchi russi"  
"Nelle ultime 24 ore i militari ucraini hanno respinto 14 attacchi, distrutto 2 sistemi artiglieristici, 11 unità di mezzi corazzati, 10 auto del nemico e abbattuto due missili da crociera e tre droni di tipo Kub". Lo ha reso noto su Telegram il governatore della regione di Luhansk Serhii Haidai

Ore 7.36: "Perdite devastanti tra i giovani ufficiali russi"
"La Russia ha probabilmente subito perdite devastanti tra i suoi ufficiali di grado medio e inferiore nel conflitto". E' quanto si legge nel bollettino quotidiano dell'intelligence britannica sul conflitto in corso in Ucraina, nel quale si fa riferimento in particolare ai "comandanti di brigata e battaglione" ma anche ai "giovani ufficiali". "La perdita di gran parte della generazione piu' giovane di ufficiali professionisti aggraverà probabilmente gli attuali problemi nella modernizzazione del suo approccio al comando e al controllo", afferma il bollettino, ed è "probabile che i gruppi tattici di battaglione che vengono ricostituiti in Ucraina dai sopravvissuti di più unità siano meno efficaci a causa della mancanza di leader giovani". 

Ore 7.32: "Russi entrati alla periferia di Severodonetsk"
Le forze russe sono entrate alla periferia nordorientale e sudorientale di Severodonetsk, nell'Ucraina orientale. Lo hanno riferito le autorità militari ucraine della provincia di Luhansk, precisando che la città è stata bombardata dall'aviazione militare. Inoltre due civili sono stati uccisi e cinque feriti da un colpo di artiglieria caduto all'interno di un cortile dove un gruppo di persone stava preparando un pasto. Intensi combattimenti si registrano anche a Lysychansk.