Fedelissimo dello zar

Sergej Kirienko, il "Kinder sorpresa" russo: ecco chi è il Viceré del Donbass

"Viceré del Donbass”: così viene soprannominato oggi Sergej Kirienko, non solo primo vice capo dell’amministrazione presidenziale, ma anche colui che gestisce i rapporti con le Repubbliche separatiste di Donetsk e di Lugansk e con tutti i territori ucraini occupati dall'inizio dell'invasione. Il fatto che Kirienko ricopra un ruolo così importante è frutto di un rimpasto: al suo posto prima c'era un altro fedelissimo delloo zar, Dmitrij Kozak, che invece si occupa della cooperazione con le frontiere.

 

 

 

La decisione di affidare questo ruolo a Kirienko, responsabile della politica interna del Cremlino, è sintomo del fatto che Putin adesso considera sue le terre occupate dall'esercito russo nell'Est dell'Ucraina. E - come spiega Rosalba Castelletti su Repubblica - rafforza le voci di una possibile annessione. La carriera di Sergej Kirienko ai vertici inizia nel 1998, quando Boris Eltsin lo nominò primo ministro. Proprio allora venne soprannominato “Kinder Sorpresa”. Il motivo? Aver ottenuto un incarico così importante a soli 35 anni in un Paese retto soprattutto da uomini anziani. Quel periodo, però, non fu proprio facile per lui: a causa del crollo dei prezzi del petrolio, fu costretto a dichiarare il primo default nella storia russa e a dimettersi.

 

 

 

Dopo aver ricoperto diversi altri incarichi, nel 2016 Putin lo ha voluto con sé al Cremlino. Da quel momento in poi, Kirienko è sempre stato l'ombra dello zar. Proprio lui, poi, avrebbe suggerito al presidente russo la strategia da adottare con l'Est Ucraina "I residenti devono capire che la Russia non è arrivata temporaneamente, ma che è lì per rimanere". E adesso, dopo aver ottenuto quel ruolo così importante, avrebbe già iniziato il processo di "russificazione" del territorio. In che modo? Con l’insegnamento del russo, l’uso del rublo, l'imposizione del prefisso telefonico russo +7, il rilascio di passaporti.