Nuove drammatiche ombre sul regime di Vladimir Putin. Un'esponente dell'opposizione politica russa, Elvira Vikhareva, ha denunciato di essere stata avvelenata con i sali di potassio. Secondo quanto riferisce l'organo di stampa indipendente Sota.vision sul suo profilo Telegram, i primi sintomi sono comparsi tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre scorso: si trattava di dolori allo stomaco, tachicardia, intorpidimenti, seguiti da convulsioni e perdita di conoscenza. Sintomi poi tornati a febbraio.
Gli esami del sangue hanno quindi rilevato la presenza di bicromato di potassio, un metallo pesante altamente tossico e cancerogeno. Come fa notare la testata giornalistica, la giovane politica era sparita negli ultimi mesi dai collegamenti video con altri oppositori, e questo potrebbe significare che i segni dell'avvelenamento sono visibili anche sul suo volto.
Nel 2021, Vikhareva si era candidata alle elezioni alla Duma a Mosca ma non era riuscita a ottenere il seggio superata secondo i dati del voto elettronico dall'avversario di Russia Unita, il presentatore televisivo e filo-putiniano Timofey Bazhenov. Un tentativo di candidarsi alle elezioni municipali di Mosca dell'anno scorso è fallito per vizi di forma nelle firme che accompagnavano la registrazione della sua candidatura.