Rivoluzione in corso

Ponomarev, il russo anti-Putin: "Droni e legioni schierate contro il Cremlino"

Dall'esilio Ilya Ponomarev, ex deputato russo, dissidente, sta organizzando un esercito per rovesciare Vladimir Putin. Lo aveva detto all'inizio della guerra in Ucraina "sarò il De Gaulle russo" poi i suoi volontari della Legione Russia Libera hanno combattuto in Donbass insime agli ucraini e a quel punto Kiev li ha armati. Poi, riporta il Corriere della Sera, a metà maggio, Ponomarev ha cominciato a fare da solo. Ha beffato la polizia a Belgorod, ha mandato droni a Mosca e li ha fatti schiantare. "Abbiamo sempre più volontari per combattere Putin e la sua cricca. Ora la Legione ha 4 battaglioni schierati, i Corpi Volontari Russi un battaglione. All’interno della Federazione agiscono due organizzazioni clandestine in coordinamento con noi e altre quattro autonome. Sono quelli che hanno eliminato Darya Dugina. Sì, decisamente, stiamo crescendo", dice in una intervista al Corriere.

 

 

Sui droni Ponomarev spiega che "erano velivoli a lungo raggio, 4 metri di apertura alare, lanciati dal territorio ucraino con un carico di 1,8 chilogrammi di esplosivo, poco più di una granata. Non avevano un obbiettivo preciso da distruggere perché, anche guidati dopo il decollo, non riescono ad essere precisi. Meglio quello che il 3 maggio ha colpito la cupola del Cremlino. L’errore è stato meno di un metro e il decollo è avvenuto appena fuori Mosca".  Lo scopo, prosegue, è "psicologico. Mostrare che ci siamo, distrarre le forze putiniane, disperderle, alzare il morale di chi in Russia ha capito che questo regime è agli sgoccioli".

 

 

E le parole del capo della Wagner Prigozhin confermano che c'è uno "sgretolamento interno. Sono scontenti persino i favorevoli alla guerra. Putin ha ancora potere, forse l’atteggiamento di Prigozhin è concordato con lui, resta il fatto che il Cremlino non è più saldo come prima dell’invasione. Non posso sapere quanto durerà questa agonia, è evidente però che lo Stato sta sfaldandosi". Ora l'idea non è quella di fare altre incursioni con i droni ma "consegnare i droni più piccoli ai partigiani russi che vogliono scagliarli contro Putin. E sì, lo faremo", promette. E annuncia: "L’8 giugno a Varsavia si aprirà il Congresso dei deputati del popolo russo. Saranno 93, eletti in passate elezioni. Lavoreremo alla Costituzione del dopo Putin. Vogliamo fare della Russia uno Stato decentralizzato", "la nuova Russia deve far sapere a tutti che non sarà più un pericolo imperiale. Vogliamo entrare nella società delle nazioni civili, nell’Unione europea, nella Nato".