Il mistero

Titanic, le ultime parole prima di sparire col sottomarino: "Finestra meteo, ci tuffiamo"

Le guardie costiere statunitensi e canadesi continuano le ricerche del piccolo sottomarino da turismo scomparso con cinque persone a bordo dopo aver visitato il relitto del Titanic in una zona remota dell’Oceano Atlantico al largo delle coste del Nord America. Le autorità sono state informate domenica pomeriggio dall’operatore dell’imbarcazione, OceanGate Expeditions, della sua scomparsa, ha dichiarato il contrammiraglio John Mauger della Guardia Costiera statunitense. "Stiamo lavorando molto, molto duramente" per trovarlo, ha detto. Secondo Mauger, le ricerche, sia in superficie che sott’acqua, riguardano un’area "a circa 1.450 chilometri a est di Cape Cod, a una profondità di circa 4.000 metri".

"È un’area remota ed è complicato condurre una ricerca in una zona del genere", ha aggiunto, stimando che il sommergibile abbia ancora riserve di ossigeno per 70 ore o più. Le ricerche aeree, che non hanno avuto successo per tutta la giornata, sono state sospese per la notte e riprenderanno alle prime luci dell’alba. La nave Polar Prince, da cui è partito il sommergibile, e un’unità della Guardia Nazionale stanno continuando a effettuare ricerche in superficie in serata, hanno aggiunto.

Tra i passeggeri, il ricco uomo d’affari britannico, aviatore e turista spaziale Hamish Harding, 58 anni, amministratore delegato della società di vendita di jet privati Action Aviation con sede a Dubai. E ora suonano come una beffa le parole pronunciate proprio da Harding qualche ora prima dell'immersione: "Sono orgoglioso di annunciare, finalmente, che prenderò parte alla missione OceanGate Expeditions, per vedere il Titanic. Questo inverno è stato il più brutto degli ultimi 40 anni, a Terranova in Canada, e questa missione probabilmente sarà l'unica del 2023. Si è appena aperta una finestra meteo e domani tenteremo un tuffo".