Se fossero vere le accuse contro l'ex-pilota militare americano Daniel Duggan, si potrebbe riscrivere il copione del film “Top Gun” immaginando Tom Cruise che insegna a volare ai cinesi! Scherzi a parte, tale è il sospetto che ricade su Duggan, 54 anni, fino a vent'anni fa abile aviatore del Corpo dei Marines, la truppa da sbarco USA che vanta una sua mini-aviazione indipendente.
Il veterano è attualmente in prigione in Australia e rischia di essere estradato negli Stati Uniti con l'accusa di riciclaggio di denaro e cospirazione per aver addestrato piloti dell'aviazione di Marina cinese alle operazioni su portaerei. Duggan nega, dalla sua cella nel carcere di Litghow, 152 km a ovest di Sidney. Pilotava i caccia a decollo verticale AV-8B Harrier II della 214° Squadriglia dei Marines di base a Yuma, in Arizona, e ha partecipato a missioni all'estero operando su portaerei.
Poiché Duggan era nel frattempo divenuto cittadino australiano, l'inchiesta sudi lui partì nel 2022, quando il governo di Canberra decise di imitare quello britannico che aveva avviato indagini su ex-militari inglesi che s'offrivano come istruttori all'estero. Subito fu informata anche Washington. Intanto, la moglie e i sei figli di Duggan manifestano con cartelloni fuori dal carcere chiedendone il rilascio. La Cina punta molto sull'aviazione imbarcata per sfidare l'America nel Pacifico e ha già due portaerei operative, la Liaoning e la Shandong, più una terza quasi completa, la Fujian. Proprio l'Australia, insieme alla Gran Bretagna, è tra gli alleati di ferro degli USA, col patto Aukus siglato nel 2021, per contenere l'espansione aeronavale di Pechino.