L'Ucraina è sempre più vicina all'ingresso nell'Unione Europea, insieme alla Moldavia: i segnali da Bruxelles sono chiarissimi, con il via libera ai negoziati di adesione annunciato da Charles Michel. L'adesione effettiva arriverà solo quando i Paesi raggiungeranno il necessario grado di conformità ai criteri di adesione: la Commissione entro marzo riferirà sulla decisione.
Questo quel che accade a Bruxelles. Poi c'è la Russia, da cui ha detto la sua Dmitry Peskov, il portavoce del Cremlino, il quale ha parlato di decisione "politicizzata", riferendosi ovviamente all'apertura della Ue. E ha aggiunto che "l'ingresso di Ucraina o Moldavia può destabilizzare l'Unione europea".
Insomma, Vladimir Putin, tramite Peskov, torna a minacciare. Il portavoce del Cremlino ha poi aggiunto: "L'Ue ha sempre avuto criteri abbastanza rigidi per aderire all'Unione, è ovvio che al momento nè l'Ucraina nè la Moldavia soddisfano questi criteri". E ancora: "L'Ue sta già attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia, sia dal punto di vista dei meccanismi di funzionamento dell'Unione che dal punto di vista economico". L'adesione di Kiev e Chisinau "potrebbe destabilizzarla", ha ribadito e concluso.