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Ahmed Ghoul, il comandante di Hamas ucciso da Israele: aveva partecipato al raid del 7 ottobre

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Ucciso in un raid aereo Ahmed Ghoul, uno dei comandanti di Hamas che parteciparono all’attacco del 7 ottobre in Israele. Lo annunciano i militari di Tel Aviv e i servizi dello Shin Bet. Dopo il massacro, Ghoul, comandante del battaglione Shati, era tornato a Gaza ed era responsabile della custodia di una soldatessa israeliana rapita durante il raid, il caporale Noa Marciano. La donna è stata poi uccisa da Hamas nell’ospedale Shifa. Il suo corpo è stato ritrovato dall'esercito israeliano e riportato in patria.

Nelle scorse ore hanno colpito molto le parole di Avi Hayman, portavoce del premier Benjamin Netanyahu che, riferendosi alle indiscrezioni del Washington Post su un piano elaborato da Usa e Paesi arabi per la nascita di uno Stato palestinese, ha detto: "Ora non è il momento di parlare di doni per il popolo palestinese, in un momento in cui la stessa Autorità palestinese deve ancora condannare il massacro del 7 ottobre". E ancora: "Qui in Israele siamo ancora nel dopo massacro del 7 ottobre".

Intanto, l'esercito israeliano sta intensificando gli attacchi a Khan Yunis, la roccaforte di Hamas nel sud della Striscia, a un passo da Rafah. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che "molti terroristi sono stati uccisi e decine sono stati arrestati, compresi i terroristi della Nukheba", l'unità di elite di Hamas, e "coloro che hanno partecipato all'attacco del 7 ottobre".

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