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Molotov a San Pietroburgo, attacco a Kherson: voto in Russia, è guerriglia ai seggi

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Non saranno elezioni facili in Russia. Non dal punto di vista del risultato, già scritto ancora prima di iniziare, ma per quel che riguarda il loro svolgimento. Vladimir Putin verrà riconfermato presidente, ma il bilancio di queste prime ore con i seggi aperti è molto preoccupante. A San Pietroburgo, nel cuore della Russia, una donna è stata fermata dopo aver scagliato una molotov contro il tetto di una scuola che ospita dei seggi elettorali. Secondo quanto riportato dai media locali, non ci dovrebbero essere feriti in seguito all'esplosione. Secondo la testata Fontanka, la donna avrebbe spiegato alla polizia che avrebbe agito su incarico di un certo "canale Telegram ucraino" dal quale le sarebbe stato promesso un pagamento.

Sono almeno sei gli episodi di vandalismo segnalati nei seggi elettorali in Russia. In alcuni seggi di Mosca e Sochi delle persone avrebbero imbrattato i seggi con della vernice. Il vice capo della Commissione elettorale centrale russa ha dichiarato che le persone hanno versato del liquido verde nelle urne in cinque seggi. Altri media riportano che una donna a Mosca ha dato fuoco a una cabina elettorale. In Russia interferire con le elezioni è punibile con fino a 5 anni di carcere.

Nella città ucraina di Skadovsk, fra i territori della regione di Kherson sotto il controllo russo, un ordigno è esploso in un bidone della spazzatura davanti a un seggio elettorale. A riferirlo è la Commissione elettorale regionale sul suo canale Telegram. Secondo quanto comunicato dalle autorità che fanno capo al Cremlino, "non si registrano vittime o feriti".

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