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Israele, ecco "La Fionda di David": così ha annientato l'assalto dell'Iran

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Il 99 per cento degli oltre 300 proiettili lanciati dall’Iran contro Israele nella notte, alcuni dei quali partiti dall’Iraq e dallo Yemen, sono stati intercettati dall’aeronautica israeliana e da partner di Israele e solo un numero esiguo di missili balistici hanno raggiunto il territorio del Paese, ha reso noto il portavoce dell’Idf, Daniel Hagari. Un risultato importante che sottolinea la tenuta dei sistemi di difesa dell'Idf. Tutti i missili da crociera e tutti i droni, più qualche altro missile balistico, sono stati intercettati prima che raggiungessero il territorio israeliano, ha aggiunto. Teheran ha sparato 170 droni, più di 30 missili da crociera e di 120 missili balistici. I pochi missili balistici che sono caduti su Israele hanno colpito la base aerea di Nevatim, nel sud del Paese, causando solo lievi danni strutturali. La base continua a funzionare e a operare. Ed in questo quadro che bisogna ricordare quali sono i sistemi di difesa aerea che permettono a Israele di neutralizzare gli attacchi. 

Idf usa una serie di sistemi per bloccare gli attacchi provenienti da qualsiasi cosa, dai missili balistici con traiettorie che li portano fuori dall’atmosfera ai missili da crociera e ai razzi a bassa quota e ai droni.

- IRON DOME Il sistema è lo strato inferiore della difesa missilistica israeliana, secondo l’Organizzazione per la difesa missilistica del paese (IMDO). Ci sono almeno 10 batterie Iron Dome in Israele, ciascuna dotata di un radar che rileva i razzi e quindi usa un sistema di comando e controllo che calcola rapidamente se un proiettile in arrivo rappresenta una minaccia o è probabile che colpisca un’area disabitata. Se il razzo rappresenta una minaccia, l’Iron Dome lancia razzi da terra per distruggerlo in aria.

- LA FIONDA DI DAVID Il gradino successivo nella scala della difesa missilistica protegge dalle minacce a corto e medio raggio. La Fionda di David, un progetto congiunto del Rafael Advanced Defense System israeliano e del gigante della difesa statunitense Raytheon, utilizza gli intercettori cinetici hit-to-kill Stunner e SkyCeptor per eliminare obiettivi fino a 186 miglia di distanza, secondo il progetto Missile Threat del Center for Studi Internazionali e Strategici (CSIS).

- ARROW 2 E ARROW 3 I sistemi sono sviluppati insieme agli Usa. Arrow 2 utilizza testate a frammentazione per distruggere i missili balistici in arrivo nella loro fase terminale - mentre si tuffano verso i loro obiettivi - nell’alta atmosfera. L’Arrow 2 ha un’autonomia di 90 chilometri e un’altitudine massima di una cinquantina di chilometri, secondo la Missile Defense Advocacy Alliance, che ha definito l’Arrow 2 un aggiornamento delle difese missilistiche Patriot statunitensi che Israele una volta utilizzava in questo ruolo. L’Arrow 3 utilizza la tecnologia hit-to-kill per intercettare i missili balistici in arrivo nello spazio, prima che rientrino nell’atmosfera mentre si dirigono verso i bersagli.

- GLI AEREI Israele dispone anche di aerei da combattimento all’avanguardia, compresi i jet stealth F-35I che ha già utilizzato per abbattere droni e missili da crociera. Oltre a una flotta di F15 e F16 aggiornati.

 

 

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