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Putin fa arrestare Kasparov: l'accusa al mito degli scacchi

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La longa manus di Vladimir Putin colpisce ancora una volta, a distanza i nemici del Cremlino. Il tribunale cittadino di Syktyvkar in Russia ha arrestato in contumacia il mito Garry Kasparov, leggendario campione mondiale di scacchi tra anni Ottanta e anni Novanta e cofondatore del Free Russia Forum (Frf) che si adopera contro il regime. Insieme al 61enne, in manette diversi altri attivisti, con l'accusa di creare una "comunità terroristica", di finanziare "attività terroristiche" e di aver pubblicamente incitato al terrorismo.

A riportare la notizia sono stati media russi e ucraini. Sono stati arrestati anche l'attivista Yevgeniya Chirikova, l'ex direttore esecutivo del movimento di solidarietà russo Ivan Tyutrin e l'ex deputato Gennady Gudkov. Un procedimento penale è stato avviato nella Repubblica dei Komi, secondo fonti del Servizio di sicurezza federale russo (Fsb).

 

 

 

Kasparov è fuggito dalla Russia nel 2013 e attualmente vive a New York. Ha co-fondato l'Frf insieme all'attivista Ivan Tyutrin nel 2016. Il Forum si propone come una alternativa intellettuale all'attuale regime politico in Russia. All'inizio di quest'anno Kasparov è stato aggiunto da Mosca a una lista di "terroristi ed estremisti". 

Fin dall'invasione russa dell'Ucraina, Kasparov si era opposto a Putin in maniera frontale: "Bisogna tenerlo presente: ciò che sta succedendo in Ucraina non è semplicemente una guerra. Chiunque non aiuti l'Ucraina acconsente a un genocidio, che tutti possono vedere. Putin sta deliberatamente attaccando i civili. In questa situazione, è necessario rivedere le proprie posizioni. Non si tratta di schierarsi con una parte in guerra. Si tratta di schierarsi dalla parte dell'umanità".

 

 

 

Più volte aveva sfidato lo Zar con parole quasi irridenti: "I dittatori come lui non giocano a scacchi. Negli scacchi c'è trasparenza al cento per cento. I dittatori la odiano. A loro piacciono i giochi che permettono di imbrogliare e bluffare. Sin dal primo giorno della sua presidenza, Putin ha commesso dei crimini. Se si guardano le immagini di città come Grozny, Aleppo o Mariupol dopo gli attacchi dell'esercito russo, sembrano tutte uguali: rase al suolo. Inoltre, Putin ha immediatamente iniziato a distruggere la libera stampa e la libera televisione". 

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