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Sicuri sia sempre tutta colpa di Donald Trump?

La guerra in Donbass inizia nel 2007, come il crac economico Usa. E la verità su Nato, Cina, Russia e Germania: gli errori colossali dell'establishment
di Mario Sechi martedì 15 aprile 2025

2' di lettura

La guerra in Ucraina partì nel 2007 con il conflitto in Donbass; la grande crisi del sistema del commercio mondiale è in fieri dagli anni ’70, quando gli Stati Uniti andarono in rosso fisso sulla loro bilancia commerciale, che ha subìto colpi micidiali fino ad arrivare al crac del 2007-2008, seguito da una grande recessione, senza che nessuno abbia mai riparato il corto circuito; l’ascesa della Cina e la fine di qualsiasi illusione sul suo ingresso nell’ordine liberale è chiara da quando Deng morì nel 1997, i suoi successori non furono grandi figure, fino a quando non arrivò Xi Jinping, presidente che non ha scadenza, è più potente di Mao Tse Tung, ha sposato il capitalismo di Stato (chi pensa che esista quello privato in Cina è pazzo da legare, tutto è il Partito e il Partito è tutto) con il confucianesimo e il risultato è che a Hong Kong è sparita la libertà, il resto del paese non l’ha mai avuta e in compenso la nostra è minacciata dal Dragone. ù

Il Messico è uno stato fallito da 30 anni in mano ai narcos che fanno i loro traffici armati fino ai denti, dotati perfino di sommergibili per trasportare le partite di droga, il muro al confine con gli Stati americani della Sun Belt iniziò a costruirlo Bill Clinton; la partecipazione degli alleati europei della Nato alle spese per la difesa del Vecchio Continente è un ritornello di tutti i presidenti statunitensi dopo la caduta del Muro di Berlino; il legame tra la Germania e la Russia, la politica del tubo di Berlino, l’abbraccio mortale con Mosca per via del gas e del petrolio è stata un’operazione portata avanti da tutti i cancellieri e perfezionata da Angela Merkel; i primi nemici di un esercito europeo furono i francesi che non volevano né gli americani né le interferenze degli altri, per questo De Gaulle si dotò dell’atomica.

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Potrei andare avanti per giorni e giorni ma vengo alla domanda che in fondo è anche la conclusione: cari intelligenti a prescindere, fronti spaziose e cervelli lucidi, davvero il problema è Donald Trump? Tutto quello che ho elencato è figlio di errori colossali dell’establishment internazionale, il concetto della superiorità delle élite è precipitato rovinosamente al suolo. Trump farà bene o male, ma non lo sappiamo ancora, tutto il resto, il vuoto degli altri statisti, purtroppo per loro è visibile.

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