L'Ucraina vuole sfruttare un cessate il fuoco per riarmarsi, aumentare la mobilitazione e preparare atti di sabotaggio contro il territorio russo. Lo ha dichiarato il leader del Cremlino Vladimir Putin in un discorso televisivo. "Perché premiarli concedendo loro una pausa dai combattimenti, che sarà utilizzata per rifornire il regime di armi occidentali, per continuare la mobilitazione forzata e per preparare diversi atti terroristici?", si è chiesto Putin. "Le Forze armate ucraine stanno subendo perdite «enormi e assolutamente insensate", ha affermato il presidente russo.
"Perché premiarli concedendo loro una pausa dai combattimenti, che sarà utilizzata per rifornire il regime di armi occidentali, per continuare la mobilitazione forzata e per preparare diversi atti terroristici?".
E con queste parole, probabilmente si chiude la porta a una tregua su cui possa convergere anche Mosca. E alla luce di tutto ciò Zelensky ha dichiarato che non vede senso nel proseguire i colloqui con la Russia con le delegazioni attuali e ha ribadito la sua richiesta di colloqui diretti fra lui e il presidente russo, Vladimir Putin, per sbloccare la situazione di stallo nella guerra. Dalla ripresa dei colloqui fra Mosca e Kiev si sono tenuti due incontri, entrambi a Istanbul, uno il 16 maggio e uno il 2 giugno. La delegazione ucraina era guidata dal ministro della Difesa, Rustem Umerov, mentre quella russa da Vladimir Medinsky, assistente di Putin. Il presidente russo ha poi avuto un colloquio telefonico sia con il Papa, Leone XIV, di cui ha apprezzato gli sforzi per la pace, sia con il presidente americano Donald Trump. Il tycoon ha fatto sapere che Putin risponderà agli attacchi ucraini di questi giorni e che la tregua non sarà dunque immediata.