Lo scontro tra Iran e Israele prosegue, ma adesso sul campo ci sono anche gli Stati Uniti. Dopo l’attacco avvenuto nella notte tra sabato e domenica, Donald Trump si è schierato senza indugi dalla parte dello Stato ebraico. Adesso si teme e si attende una riposta iraniana che potrebbe avere come obiettivo proprio gli interessi commerciali di Washington oppure, come alcuni esperti sostengono, potrebbe declinarsi con attacchi terroristici in Occidente. Qui di seguito la diretta di questa nuova giornata di guerra.
Ore 20.30 - Trump contro i media Usa: “I siti iraniani sono stati distrutti”
"I siti che abbiamo colpito in Iran sono stati completamente distrutti, e tutti lo sanno. Solo le fake news dicono qualcosa di diverso per cercare di umiliarci, il più possibile - e persino loro dicono che sono stati 'praticamente distrutti!'”. Con queste parole, Donald Trump ha attaccato duramente alcune delle principali emittenti statunitensi, rivolgendosi in particolare a Cnn, Abc News e Nbc News. Il tycoon ha preso di mira specificamente alcune figure note nel mondo dei media: “lo stupido Brian L. Roberts, presidente del 'Con'cast, Jonny Karl di Abc Fake News, e sempre, i perdenti di, ancora una volta, Concast di Nbc Fake News”. Trump ha quindi rincarato la dose affermando: “I loro ascolti sono al minimo storico, zero credibilità!”.
Ore 20.24 - Riad condanna l'Iran: “Attacco al Qatar ingiustificabile”
L'Arabia Saudita ha condannato con fermezza l'offensiva iraniana nei confronti del Qatar, definendola “ingiustificabile”. Riad ha espresso la propria posizione in una nota in cui stigmatizza l’aggressione, allineandosi ad altri Paesi del Golfo nel criticare le recenti azioni di Teheran.
Ore 20.12 - Anche il Kuwait chiude temporaneamente lo spazio aereo
Sulla scia delle tensioni nella regione, anche il Kuwait ha deciso di sospendere l’operatività del proprio spazio aereo “fino a nuovo avviso”. La decisione arriva dopo l’attacco iraniano a una base americana situata in Qatar, azione considerata una risposta alle incursioni militari statunitensi in Iran. “Nell’interesse della sicurezza del Paese, e alla luce delle misure precauzionali adottate da diversi Paesi confinanti, tra cui la chiusura dei loro aeroporti e dello spazio aereo, lo Stato del Kuwait annuncia la chiusura temporanea del suo spazio aereo come misura precauzionale, con effetto da oggi fino a nuovo avviso”, ha fatto sapere la Direzione generale dell’Aviazione civile del Kuwait in un comunicato. Anche il Bahrein ha adottato una misura simile.
Ore 20.04 - Kuwait, militari italiani in bunker per precauzione
Le forze italiane presenti in Kuwait si sono rifugiate in bunker come misura precauzionale, mentre i militari italiani di stanza in Qatar sono stati dichiarati al sicuro. Fonti informate riferiscono inoltre che in Iraq, sia a Erbil che a Baghdad, non si sono verificati attacchi missilistici legati alla rappresaglia iraniana che abbiano coinvolto le basi dove operano militari italiani. Gli attacchi iraniani, spiegano le stesse fonti, “erano all'interno delle previsioni di possibilità”, motivo per cui il personale italiano presente in aree considerate a rischio “era stato spostato precedentemente”.
Ore 19.55 - Iran: “Chiaro messaggio agli USA, ogni attacco avrà risposta”
Con l’operazione contro la base americana in Qatar, le forze armate iraniane hanno voluto inviare un messaggio inequivocabile agli Stati Uniti e ai loro alleati. “Il messaggio delle forze armate iraniane alla Casa Bianca e ai suoi alleati è chiaro: l’Iran non lascerà che alcuna aggressione alla sua sovranità, integrità territoriale e sicurezza nazionale resti senza risposta”, si legge in una dichiarazione delle Guardie Rivoluzionarie. Il comunicato prosegue con toni duri: “Avvertiamo che il tempo del mordi e fuggi è passato e che il ripetersi di qualsiasi malefatta porterà al crollo dei pilastri militari Usa nella regione, alla sua umiliante fuga dall’Asia occidentale e alla materializzazione della causa delle nazioni islamiche, che sta spazzando via il tumore canceroso del sionismo”.
Ore 19.51 - Idf: lanciata la più grande offensiva su Teheran
Effie Defrin, portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), ha annunciato che è stata portata a termine la più vasta serie di attacchi aerei mai compiuta su Teheran. L’operazione segna un’escalation significativa nel quadro già teso tra Iran e Israele.
Ore 19.44 - Teheran, esplosioni nel settore nord della capitale
Una sequenza di esplosioni è stata avvertita nella zona settentrionale di Teheran proprio mentre le forze iraniane conducevano l’attacco contro la base americana in Qatar. La notizia è stata riportata da un giornalista dell’AFP presente nella capitale iraniana.
Ore 19.40 - Media: Trump era stato avvisato in anticipo degli attacchi
Secondo quanto riportato dal sito Axios, l’amministrazione Trump era stata messa in allerta in anticipo rispetto all’attacco iraniano contro basi americane nel Golfo. L’informazione suggerisce che l’intelligence statunitense fosse al corrente dei movimenti iraniani prima dell’azione militare.
Ore 19.37 - Allarme aereo anche in Bahrein
In seguito all’azione di ritorsione da parte dell’Iran contro basi militari statunitensi situate in Iraq e Qatar, anche il Bahrein ha fatto scattare un allarme aereo. Il ministero dell’Interno ha diffuso un avviso tramite X, esortando la popolazione e i residenti a mantenere la calma e a dirigersi immediatamente verso il rifugio sicuro più vicino.
Ore 19.33 - Nyt: "Teheran aveva avvertito Doha di attacco imminente"
Il New York Times rivela che Teheran avrebbe informato in anticipo il Qatar dell’imminente offensiva contro la base di al Udeid. Secondo quanto riportato dal quotidiano statunitense, l’Iran "aveva preavvisato che gli attacchi stavano arrivando per ridurre al minimo le vittime, secondo tre funzionari iraniani che hanno familiarità con i piani". L’azione militare sarebbe stata una risposta obbligata al bombardamento degli impianti nucleari iraniani, ma concepita "da lasciare a tutte le parti una via di uscita".
Ore 19.25 - Qatar: "Nessun morto e nessun ferito per l'attacco iraniano"
Le autorità del Qatar hanno dichiarato che l’attacco proveniente dall’Iran è stato contenuto efficacemente e che non si registrano vittime né feriti. A riferirlo è la CNN.
Ore 19.23 - Qatar: "Ci riserviamo il diritto di rispondere all’aggressione"
Il governo qatarino ha definito l’azione militare dell’Iran contro la base aerea una "flagrante violazione della sua sovranità e del suo spazio aereo, nonché del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite". Attraverso un messaggio pubblicato su X, il portavoce del ministero degli Esteri, Majed Al Ansari, ha aggiunto: "Affermiamo che lo Stato del Qatar si riserva il diritto di rispondere direttamente in modo proporzionale alla natura e alla portata di questa palese aggressione in conformità con il diritto internazionale".
Ore 19.20 - Qatar: "Intercettati con successo i missili iraniani"
"Le difese aeree del Qatar hanno sventato l'attacco e intercettato con successo i missili iraniani". Lo ha reso noto il portavoce del ministero degli Esteri, Majed Al Ansari, attraverso un post su X. Ha inoltre sottolineato "la ferma condanna dello Stato del Qatar per l'attacco alla base aerea di Al Udeid da parte del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane". La struttura militare, precisa il portavoce, «era stata evacuata in precedenza in conformità con le misure di sicurezza e precauzionali approvate».
Ore 19.16 - Trump e i vertici militari Usa sono nella Situation Room
Donald Trump, il capo di stato maggiore congiunto Dan Caine e il capo del Pentagono Pete Hegseth si trovano attualmente nella Situation Room per monitorare gli attacchi dell'Iran. Lo riporta la Cnbc citando fonti della Casa Bianca. La stessa Casa Bianca ha fatto sapere: "Monitoriamo le minacce alla base in Qatar".
Ore 19.04 - Axios: 10 missili iraniani diretti verso basi USA in Qatar
Secondo quanto riportato da Barak Ravid, giornalista di Axios, sarebbero dieci i missili partiti dall’Iran con destinazione basi militari statunitensi in Qatar. La notizia è stata condivisa da Ravid tramite il suo profilo X, facendo riferimento a fonti israeliane. In precedenza, lo stesso giornalista aveva parlato del lancio di sei ordigni.
Ore 18.58 - Media: "Attivata la difesa aerea nella base USA in Iraq"
La base americana di Ain al-Asad, situata in Iraq, ha attivato il proprio sistema di difesa aerea. A riferirlo è l’agenzia Reuters, che cita fonti militari informate sui fatti.
Ore 18.53 - Iran: la TV di Stato annuncia operazione contro base USA in Qatar
L’emittente di Stato iraniana ha dichiarato l’inizio di un’offensiva chiamata “Glad Tidings of Victory”, mirata contro le forze armate statunitensi presenti nella base aerea di Al-Udeid, in Qatar. Oltre alla TV di Stato, anche le agenzie come Tasnim hanno confermato che l’azione di ritorsione iraniana riguarda non solo il Qatar, ma anche installazioni militari statunitensi in Iraq. L’operazione è stata battezzata "Annuncio della Vittoria".
Ore 18.50 - Media: "Un missile lanciato contro base americana in Iraq"
Un altro missile iraniano sarebbe stato indirizzato verso una base statunitense in territorio iracheno. La notizia arriva dal profilo X di Osint613, specializzato in monitoraggio geopolitico.
Ore 18.47 - Media: "Chiusura imminente dello spazio aereo"
Gli Emirati Arabi Uniti si apprestano a chiudere il loro spazio aereo. A renderlo noto è Amit Segal, giornalista della rete televisiva "Channel 12", tramite un post su X. Se confermata, questa decisione farebbe degli Emirati il secondo Paese mediorientale a procedere in tal senso nella giornata di oggi, dopo il Qatar.
Ore 18.45 - Axios, Iran lancia sei missili verso le basi Usa in Qatar
L'Iran ha lanciato sei missili verso le basi americane in Qatar. Lo riferisce Barak Ravid, corrispondente di Axios, su X.
Ore 18.37 - Wsj, Iran posiziona lanciamissili per attacco a forze Usa
L'Iran sta posizionando i lanciamissili in vista di un potenziale attacco alle forze statunitensi in Medio Oriente. Lo riporta il Wall Street Journal citando fonti americane, secondo le quali il Pentagono sta monitorando una minaccia "credibile" alle basi americane nella regione.
Ore 18.31 - Axios: "Amministrazione Usa si prepara a rappresaglia contro basi nel Golfo"
L'Amministrazione Trump si sta preparando a un attacco iraniano contro le basi americane nel Golfo nell'ambito della rappresaglia annunciata da Teheran per il bombardamento contro i siti nucleari della Repubblica islamica. Lo afferma Axios, citando funzionari americani. Trump incontrerà alle 19 alla Casa Bianca il suo team per la sicurezza nazionale per discutere della minaccia.
Ore 18.23 - Fox: "Minaccia di attacco imminente alla base Usa in Qatar"
La tv Usa Fox riporta, citando fonti, della minaccia di un attacco "imminente" alla base americana in Qatar.
Ore 18.07 - "Colpi di mortaio contro base Usa in Siria"
Fonti giornalistiche hanno riferito di un attacco con colpi di mortaio contro una base statunitense in Siria. Lo scrive l'agenzia iraniana Mehr. Le fonti hanno affermato che è stata presa di mira la base militare americana nella zona di Kasruk nella provincia occidentale di Hasakah, in Siria. Le stesse fonti hanno annunciato che, in seguito all'attacco, sono state adottate rigide misure di sicurezza all'ingresso principale.
Ore 18.00 - Il Qatar chiude lo spazio aereo
Il Qatar chiude lo spazio aereo "al fine di garantire la sicurezza di cittadini, residenti e visitatori". Lo rende noto il ministero degli Esteri di Doha in una nota, aggiungendo che "questa disposizione fa parte di una serie di misure precauzionali adottate in base agli sviluppi nella regione".
Ore 17.58 - Trump attacca Medvedev: "Non usi la parola nucleare a caso"
"L'ex presidente russo Medvedev ha usato veramente la 'parola con la N' (nucleare!), affermando che lui e altri Paesi avrebbero fornito testate nucleari all'Iran? L'ha detto davvero o è solo frutto della mia immaginazione? Se l'ha detto davvero, e se confermato, per favore fatemelo sapere immediatamente". Lo scrive Donald Trump su Truth. Poi aggiunge: "La 'parola con la N' non dovrebbe essere presa con tanta superficialità. Immagino sia per questo che Putin è 'il capo'". Ieri Medvedev ha detto che la Russia e altri Paesi sarebbero pronti a fornire "direttamente" testate nucleari all'Iran in risposta agli attacchi Usa.
Ore 17.48 - Idf: "Attacchi ai siti militari di Teheran anche nei prossimi giorni"
L'esercito israeliano (Idf) ha lanciato un avvertimento ai cittadini di Teheran annunciando che gli attacchi a siti militari intorno alla città continueranno anche nei prossimi giorni. "Cari cittadini di Teheran, nei prossimi giorni l'esercito israeliano continuerà i suoi attacchi contro obiettivi militari nell'area di Teheran - hanno scritto in farsi su X -. Per la vostra sicurezza personale, vi chiediamo di stare lontani dai centri di produzione di armi, dai quartier generali militari e dalle istituzioni di sicurezza affiliate al regime.
Ore 17.01 - Iran, Crosetto: Attacco Usa non ci ha colti di sorpresa, allertati i nostri militari
"Sorpreso dell’attacco all’Iran? L’ho detto, assolutamente no. Abbiamo iniziato a lanciare messaggi ai nostri contingenti già nei giorni precedenti. I contingenti, per quel che sappiamo, sono in sicurezza". Con queste parole il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha risposto alle domande dei giornalisti nel Transatlantico della Camera, al termine delle comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del prossimo Consiglio europeo. Crosetto ha sottolineato che l’Italia aveva già preso precauzioni e fornito indicazioni operative ai suoi militari sul terreno.
Ore 16.54 - Iran: Le Idf invitano i cittadini di Teheran a evitare le zone militari
Le Forze di Difesa israeliane (IDF) hanno diffuso un avvertimento rivolto ai residenti della capitale iraniana, esortandoli a mantenere le distanze da specifiche aree sensibili nei giorni a venire. Il messaggio, pubblicato sui social, annuncia che l'esercito israeliano "continuerà a colpire obiettivi militari nell'area di Teheran". Le IDF hanno inoltre precisato: "Per la vostra sicurezza, vi chiediamo di stare lontani da stabilimenti di produzione di armi, quartier generali militari e istituzioni di sicurezza affiliate al regime".
Ore 16.44 - Israele, tre arresti a Bat Yam per ostacolo all’accesso nei rifugi
A Bat Yam, città colpita dai recenti attacchi missilistici provenienti dall’Iran, la polizia ha fermato tre individui con l’accusa di aver impedito l’ingresso ai rifugi pubblici. In uno dei casi, un uomo avrebbe aggredito una donna che si era rifugiata con il proprio cane, costringendola ad allontanarsi. In un altro episodio, una residente è sospettata di aver bloccato l’accesso a un'altra donna accompagnata dai genitori anziani, entrambi ottantenni, negando loro la possibilità di mettersi al sicuro.
Ore 16.40 - “Rischio elevato di rappresaglie iraniane contro le truppe Usa”
Secondo quanto riportato da fonti dell’amministrazione americana, sarebbe concreto un "rischio elevato" di azioni di ritorsione da parte dell’Iran contro le forze statunitensi. L’allerta, diffusa nelle ultime ore, indica la possibilità che un attacco possa avvenire "nei prossimi giorni", con una finestra temporale che va dalle "24 alle 48 ore".
Ore 16.33 - Rutte: "Attacchi Usa non sono contrari al diritto internazionale"
"Non sono d'accordo sul fatto che ciò che hanno fatto gli Stati Uniti sia contrario al diritto internazionale". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Mark Rutte, in merito alla "legalità" dei bombardamenti americani sui siti nucleari iraniani. "Gli alleati hanno concordato da tempo che l'Iran non deve sviluppare armi nucleari e hanno ripetutamente esortato il Paese a rispettare gli obblighi che incombono in virtù del trattato di non proliferazione", ha detto parlando alla stampa.
Ore 16.18 - Putin-Araghchi hanno discusso soluzione pacifica
Il presidente russo Vladimir Putin e il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi hanno discusso "diverse questioni, principalmente nel contesto delle possibili prospettive di una risoluzione pacifica" nel conflitto tra Israele e Iran. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax. Ma "le parti in conflitto hanno posizioni completamente diverse su questo tema" e quindi "la situazione è ancora molto tesa", ha aggiunto Peskov. Araghchi, citato da Ria Novosti, ha detto di avere avuto un "buon incontro" con Putin.
Ore 16.01 - Ft, nessuno sa dove siano i 408 kg di uranio arricchito al 60%
Gli Stati Uniti non sanno dove siano finiti i 408 chili di uranio arricchito dall'Iran al 60%: "Non abbiamo alcuna reale fiducia di poterlo ottenere a breve" ha detto Richard Nephew, funzionario Usa che aveva lavorato sull'Iran con le amministrazioni Obama e Biden, in un'intervista al Financial Times.
Ore 15.46 - Il figlio dell'ex Scià: "La Repubblica islamica sta crollando"
Reza Pahlavi, figlio dell'ultimo Scià d'Iran, e leader dell'opposizione iraniana, in una conferenza stampa oggi a Parigi si è offerto di guidare una transizione democratica in Iran dicendosi convinto che la Repubblica islamica sia sul punto di crollare. "Ai miei compatrioti: questo è il nostro momento. Sono con voi. Costruiamo insieme questo nuovo Iran. Sono qui oggi per sottomettermi ai miei compatrioti e guidarli lungo questa strada di pace", ha dichiarato Pahlavi in un lungo intervento dalla capitale francese. "Racconti attendibili indicano che le famiglie di Ali Khamenei e di alti funzionari del regime si stanno preparando a fuggire. Il regime è allo stremo in città e paesi di tutto il Paese. L'esercito è frammentato. Il popolo è unito. Le fondamenta di questa tirannia lunga 46 anni stanno vacillando".
Ore 15.41 - Rutte: "Alleati tutti d'accordo, l'Iran non può avere l'atomica"
"Per quanto riguarda la posizione della Nato sul programma nucleare iraniano, gli alleati hanno da tempo concordato che l'Iran non debba sviluppare un'arma nucleare. Gli alleati hanno ripetutamente esortato l'Iran a rispettare i propri obblighi in materia di difesa ai sensi del Trattato di non proliferazione nucleare". Lo dice il Segretario generale della Nato, Mark Rutte, nella conferenza alla vigilia del vertice Nato dell'Aja.
Ore 15.30 - Teheran, fermato cittadino europeo. Spiava per Israele
Le autorità iraniane hanno arrestato lunedì un cittadino europeo con l'accusa di spionaggio per conto di Israele. Lo ha riferito la tv di Stato. Il fermo è avvenuto nella provincia occidentale di Hamadan. "La spia è entrata nel paese travestita da turista e per raccogliere informazioni e interrompere i sistemi offensivi e missilistici in Iran", ha spiegato l'emittente.
Ore 15.13 - Meloni, "nessun aereo Usa è partito dall'Italia"
"Nessun aereo americano è partito da basi italiane e la nostra nazione non ha preso parte all'azione militare". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera dei deputati nel corso delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno. La crisi che coinvolge Israele e Iran si è aggravata in seguito all'attacco Usa a tre siti nucleari iraniani: "Comprendiamo molto bene i rischi derivanti dalla potenziale destabilizzazione di un'area già molto provata e crediamo" che sia "importante il dialogo in Parlamento".
Ore 14.54 - Casa Bianca, "Trump ancora interessato all'esito diplomatico"
Il presidente americano Donald Trump "è ancora interessato" a una soluzione diplomatica con l'Iran. Lo ha assicurato la Casa Bianca.
Ore 14.38 - Merz, "nessun motivo di criticare gli attacchi Usa"
Non c'è "nessun motivo per criticare" gli Stati Uniti per i loro attacchi contro tre siti nucleari in Iran. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco Friedrich Merz in un discorso alla Federazione delle industrie tedesche. "Non c'è motivo di criticare ciò che l'America ha fatto nel fine settimana. Sì, non è privo di rischi. Ma lasciare le cose come stavano non era un'opzione", ha affermato il leader tedesco.
Ore 14.20 - Baltici, "l'Iran decida tra distruzione e trattative"
"L'Iran ha la possibilità di decidere se procedere verso un accordo ora o andare verso la distruzione. Noi supportiamo la continuazione dei negoziati, ma sottolineiamo altrettanto chiaramente che la Russia non può giocare alcun ruolo di mediazione". Lo ha affermato il ministro degli Esteri lituano, Kestutis Budrys. Altrettanto nette le parole pronunciate in merito dal ministro degli Esteri estone, Mergus Tsahkna, che ha sottolineato come il bombardamento dei centri per lo sviluppo del nucleare iraniano aumentino la sicurezza internazionale. "Nessuno vuole una guerra regionale in Medioriente, ma la notizia della distruzione delle infrastrutture nucleari iraniane intrapresa dal presidente Trump è una notizia da salutare molto positivamente", ha detto Tsahkna.
Ore 14.06 - "Aumentano le imbarcazioni che evitano Hormuz"
Secondo la più grande associazione di categoria del mondo, il numero di imbarcazioni che navigano nello Stretto di Hormuz sembra essere in calo, a fronte dei crescenti timori di un conflitto in espansione in Medio Oriente. Jakob Larsen, responsabile della sicurezza di Bimco, che rappresenta gli armatori globali, ha affermato che tutti gli armatori stanno monitorando attentamente gli sviluppi nella regione e alcuni hanno già sospeso i transiti nello Stretto di Hormuz a causa del deterioramento della situazione della sicurezza. Lo riporta Cnbc. Andy Critchlow, responsabile delle notizie per l’area Emea di S&P Global Commodity Insights, ha sottolineato che alcune prove aneddotiche suggeriscono un rallentamento della navigazione attraverso lo Stretto di Hormuz in seguito agli attacchi statunitensi a Fordo, Natanz e Isfahan. “Il ritmo con cui le petroliere entrano nello Stretto di Hormuz è decisamente rallentato. Abbiamo ricevuto indicazioni dagli armatori che stanno mettendo petroliere e navi in stand-by, quindi stanno aspettando il momento opportuno per entrare nello Stretto”, ha detto a 'Europe Early Edition' della Cnbc. “Allo stesso tempo, ci sono state segnalazioni secondo cui i fornitori di Gnl, ad esempio, nel Golfo hanno detto ai caricatori di gas liquefatto di attendere prima di entrare, in modo da non sostare nel Golfo e tenere le navi fuori da quella regione”, ha aggiunto.
Ore 13.41 - Iran, "abbattuto un F-35 a Tabriz, catturato il pilota"
L'Iran afferma che il sistema di difesa ha abbattuto un caccia F-35 a Tabriz. Lo ha dichiarato oggi un membro delle Guardie Rivoluzionarie nella città nord-occidentale, Mohsen Bakht-Shokouki, citato da Tasnim, aggiungendo che il pilota è stato catturato. L'Iran ha affermato che un altro aereo era stato abbattuto il 16 giugno e che finora sette droni sono stati abbattuti in città. Secondo un rapporto proveniente dal Lorestan, un drone Hermes è stato colpito anche nella città provinciale di Khorramabad.
Ore 13.37 - Università di Teheran colpita dai raid d'Israele
Un'università di Teheran è stata colpita oggi nell'ultima ondata di raid israeliani sull'Iran. Lo riferiscono fonti concordanti sui media locali, anche in lingua inglese, mentre vari studenti e ricercatori denunciano sui social come la struttura abbia riportato danni. Non è ancora chiaro se vi siano state vittime. L'ateneo in questione è la Shahid Beheshti University, nel settore nord della capitale iraniana, al centro oggi di bombardamenti che hanno messo nel mirino anche la rete elettrica provocando blackout temporanei in alcune zone. Non si tratta della prima università bersagliata dall'inizio degli attacchi d'Israele.
Ore 13.16 - "Nuovo attacco al sito nucleare di Fordow"
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno confermato di aver effettuato un attacco questa mattina per "ostruire le vie di accesso" all'impianto nucleare di Fordow, situato a sud di Teheran, la capitale dell'Iran. Lo si legge in una nota delle stesse Idf pubblicata su Telegram. Quello di Fordow è uno dei tre siti nucleari iraniani colpiti nel fine settimana dagli Stati Uniti.
Ore 12.55 - Colpito "l'orologio della distruzione di Israele" a Teheran
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha confermato che le Forze di difesa israeliane (Idf) stanno attaccando obiettivi del regime degli ayatollah a Teheran. "Le Idf stanno attualmente attaccando con una forza senza precedenti obiettivi del regime e organi di repressione governativi nel cuore di Teheran, tra cui il quartier generale del Basij - una forza paramilitare -, il carcere per prigionieri politici e oppositori del regime di Evin, l'orologio della 'Distruzione di Israele' in Piazza Palestina, il quartier generale della sicurezza interna dei guardiani della rivoluzione e altri obiettivi del regime", afferma Katz in una dichiarazione. Non ci sono notizie di prigionieri feriti durante l'attacco, che a quanto pare aveva lo scopo di consentire ai detenuti di evadere, evidenziano i media israeliani. L'orologio della 'Distruzione di Israele' è stato eretto nel cuore di Teheran nel 2017 e segna il conto alla rovescia fino alla presunta fine di Israele entro il 2040. Fonti citate dai media israeliani riferiscono che decine di pasdaran sarebbero stati uccisi in questa nuova ondata di attacchi.
BREAKING: Israel bombed and destroyed Iran's clock in central Tehran, which counts down the time until the destruction of the state of Israel.
— Vivid. (@VividProwess) June 23, 2025
This is HUGE. pic.twitter.com/whvnZb3OCO
Ore 12.49 - Fonti Israele: "Colpita Evin per liberare i dissidenti"
Una fonte israeliana che ha mantenuto l'anonimato per ragioni di sicurezza ha spiegato all'ANSA che l'attacco dei caccia dell'Iaf ai cancelli della prigione di Evin a Teheran rientra nel tentativo di liberare i dissidenti nel quadro di una eventuale protesta interna mirata a far cadere l'attuale governo in Iran. L'obiettivo è anche quello di indurre gli ayatollah ad accettare di porre fine alla guerra e trattare sul nucleare. Si prevede che in giornata e nella notte i caccia israeliani intensificheranno gli attacchi contro l'Iran per raggiungere più velocemente risultati militari importanti e di conseguenza politici.
Ore 12.39 - Mehr: "Attaccata base Usa in Siria"
Una base militare statunitense nella provincia di Al-Hasakah, nella Siria nord-orientale, "è stata attaccata". Lo riporta l'agenzia di stato iraniana Mehr, citando fonti. "Fonti informate hanno riferito questa mattina che una base militare statunitense in Siria è stata attaccata. Le fonti hanno affermato che l'obiettivo dell'attacco era una base militare statunitense nella zona di Kasruk, nella provincia occidentale siriana di Hasakah", si legge nella nota.
Ore 12.16 - Mosca, "tutti i paesi hanno diritto all'energia nucleare pacifica"
"Crediamo che tutti i paesi abbiano il diritto di creare un'industria dell'energia nucleare pacifica e insistiamo su questa posizione". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Lo riporta Ria Novosti.
Ore 11.54 - Cremlino, "gli Usa non ci hanno informato dei loro piani"
Gli Stati Uniti non hanno informato dettagliatamente la Russia sui piani per colpire l'Iran. Lo ha affermato il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov. Lo riporta Interfax. "Non c'erano informazioni dettagliate qui", ha detto rispondendo a una domanda sull'argomento.
Ore 11.35 - "Nuovo attacco d'Israele alla tv pubblica dell'Iran"
Nuovo attacco israeliano contro la tv pubblica dell'Iran (Irib), secondo notizie di fonte iraniana riprese anche dai canali degli oppositori all'estero. Un missile lanciato oggi risulta aver colpito un edificio di Teheran che ospita strutture tecniche dell'emittente da cui dipendono le trasmissioni dei canali 1 e 5, nonché di Quranic, palinsesto d'informazione religiosa islamica. Esso ospita inoltre nove stazioni radio.
Ore 11.23 - Aiea, Grossi: "Probabili danni significativi al sito di Fordow
Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'Energia atomica (AIEA) Rafael Grossi ha parlato di "probabili danni significativi" al sito nucleare iraniano di Fordow colpito dal raid americano tra sabato e domenica. Grossi ha inoltre richiesto l'accesso ai siti nucleari iraniani per determinare la sorte delle scorte di uranio arricchito a un livello prossimo alla soglia di progettazione per una bomba atomica. "Dobbiamo consentire agli ispettori di tornare sul sito e fare un inventario delle scorte di uranio, in particolare dei 400 chili arricchiti al 60%", ha dichiarato Grossi all'apertura di una riunione di emergenza presso la sede centrale di Vienna, in Austria. Ha aggiunto che Teheran gli aveva inviato una lettera il 13 giugno indicando l'attuazione di "misure speciali per proteggere le apparecchiature e i materiali nucleari".
Ore 10.53 - Iran: Idf, iniziati attacchi contro siti militari a Teheran
L'aviazione israeliana ha iniziato un'ondata di attacchi contro obiettivi militari a Teheran. Lo ha riferito il portavoce dell'Idf. Nel frattempo la Mezzaluna Rossa iraniana su Telegram fa sapere che "un attacco israeliano ha colpito vicino al suo edificio nel nord di Teheran", accompagnato il post con un video del fumo che si alza dal luogo dell'attacco.
Ore 10.17 - L'Iran avvertì Trump: "Se colpiti attaccheremo Usa con cellule dormienti"
L'Iran aveva avvertito Donald Trump che, se fosse stato attaccato, avrebbe attivato attacchi con cellule dormienti all'interno degli Stati Uniti. Lo scrive Nbc aggiungendo che, in base alle sue fonti, il messaggio è arrivato a Trump tramite un intermediario durante il vertice del G7 in Canada la scorsa settimana. L'amministrazione Usa è in stato di massima allerta per qualsiasi potenziale ritorsione all'interno degli Usa. Il Dipartimento per la sicurezza interna ha lanciato ieri l'allarme: «Il conflitto con l'Iran sta creando un ambiente di minaccia elevata negli Stati Uniti».
Ore 10.07 - Idf, raffiche consecutive da Iran su tutto Israele
Ondate continue di missili balistici, lanciati a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro, sono arrivate dall'Iran e continuano ad arrivare su tutto Israele. L'Idf fa sapere che sta intercettando i vettori missilistici. Il servizio di soccorso Magen David Adom rende noto che un missile non è stato abbattuto ed è caduto in Galilea.
Ore 10.05 - Idf, attaccati 6 aeroporti in tutto l'Iran
L'Idf afferma di aver attaccato sei aeroporti in tutto l'Iran. Secondo l'esercito israeliano, circa 15 jet ed elicotteri sono stati distrutti nell'Iran occidentale, orientale e centrale. Tra questi c'erano gli aerei F-14, F-5 e AH-1. Lo riporta il Times of Israel.
Ore 9.15 - Teheran minaccia Usa, gravi conseguenze dopo attacchi
L'Iran ha avvertito gli Stati Uniti di gravi ripercussioni a seguito degli attacchi statunitensi agli impianti nucleari della Repubblica islamica. "Questo atto ostile amplierà la portata degli obiettivi legittimi delle forze armate iraniane e aprirà la strada all'estensione della guerra nella regione", ha detto il portavoce delle forze armate Ebrahim Zolfaghari. "I combattenti dell'Islam vi infliggeranno conseguenze gravi e imprevedibili con operazioni militari potenti e mirate", ha detto Zolfaghari alla televisione di Stato.
Ore 8.29 - Idf: “Stiamo attaccando siti militari a Kermanshah”
I caccia israeliani stanno bombardando siti militari a Kermanshah, nell'Iran occidentale. Lo riferiscono le Idf, le Forze di difesa israeliane. L'aeronautica militare israeliana "sta attualmente colpendo siti infrastrutturali militari a Kermanshah, in Iran", si legge in una nota dell'esercito.
Ore 8.09 - Iran: capo esercito,da Usa crimini,arrivera' risposta decisiva
Il nuovo capo dell'esercito iraniano, il maggiore generale Amir Hatami, ha detto che "ogni volta che gli americani hanno commesso crimini contro l'Iran, hanno ricevuto una risposta decisiva, e anche questa volta accadra' lo stesso". Lo riporta l'agenzia di stampa Fars.
Ore 7.31 - Attesa per l'incontro Araghchi-Putin a Mosca
Il ministro degli Esteri iraniano - che si trova a Mosca per colloqui al Cremlino - ha affermato che avrà "discussioni serie e importanti" con il presidente russo Vladimir Putin, toccando "sfide e minacce comuni". La Russia ha condannato gli attacchi degli Stati Uniti agli impianti nucleari iraniani e l'ambasciatore russo all'Onu ha affermato che l'America ha "aperto un vaso di Pandora". Se il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi incontrerà Putin più tardi oggi, è probabile che riceva forti parole di sostegno dal leader del Cremlino, ma l'assistenza militare da Mosca sembra improbabile. La Russia e l'Iran hanno un accordo di partenariato strategico, ma non è un patto di difesa e non obbliga Mosca a fornire sostegno militare a Teheran.
Ore 7.13 - Idf, "Abbiamo attacco siti militari a Kermnshah"
L'aviazione israeliana sta attualmente attaccando le infrastrutture militari a Kermanshah, in Iran. Lo riferisce il portavoce dell'Idf.
Ore 6.57 - Iran: "giustiziata spia del Mossad, capo della squadra informatica"
Imedia iraniani hanno riferito dell'esecuzione di una "spia del Mossad" che, secondo loro, agiva come capo di una squadra informatica affiliata all'agenzia di intelligence israeliana. Lo rende noto Ynet. La magistratura iraniana fa sapere che "Mohammad-Amin Mahdavi Shayesteh e' stato impiccato questa mattina per cooperazione di intelligence con il regime sionista".
Ore 6.20 - Rubio invita la Cina a premere sull’Iran per evitare la chiusura dello Stretto di Hormuz
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha invitato la Cina a sollecitare l'Iran a non chiudere lo Stretto di Hormuz in risposta agli attacchi di Washington contro i siti nucleari di Teheran. "Incoraggio il governo cinese a contattarli in merito, perché dipendono fortemente dallo Stretto di Hormuz per il loro petrolio", ha detto Rubio, che è anche consigliere per la Sicurezza nazionale, parlando a Fox News dopo che il Parlamento iraniano ha approvato il blocco strategico dello Stretto attraverso cui transita la gran parte di petrolio e gas mondiale demandando la decisione finale al Consiglio supremo di sicurezza nazionale.
Ore 5.31 - Trump: “I siti nucleari in Iran annientati”
"Tutti i siti nucleari in Iran hanno subito danni monumentali, come mostrato dalle immagini satellitari. Annientamento è un termine esatto! La struttura bianca mostrata è incastonata profondamente nella roccia, con il tetto ben al di sotto del livello del terreno, e completamente protetto dal fuoco. I danni maggiori si sono verificati ben al di sotto del livello del suolo. Centro!!!". Così il presidente Usa, Donald Trump, su Truth.
Ore 4.45 - Khamenei: “Israele ha fatto grave errore, sarà punito”
Israele ha commesso un "grave errore" e "deve essere punito". Lo si legge in un account social associato alla guida suprema iraniana Ayatollah Ali Khamenei, in quelli che sarebbero i suoi primi commenti da quando gli Stati Uniti si sono uniti alla guerra di Israele. Nel post pubblicato su X si legge: "Il nemico sionista ha commesso un grave errore, ha commesso un grande crimine; deve essere punito e verrà punito; viene punito proprio ora". Il post è accompagnato da un'immagine di un teschio con la stella di Davide, in cima a una città oscurata con missili che piovono dal cielo.
Ore 3.30 - Missili dall'Iran, allarme in tutto il centro di Israele
Le sirene d'allarme stanno suonando a Tel Aviv, Gerusalemme e in tutto il centro di Israele per il lancio di missili dall'Iran.
Ore 2.30 - Nuovi attacchi dell’esercito israeliano a “siti militari iraniani”
L'esercito israeliano ha dichiarato di aver effettuato nuovi attacchi contro "obiettivi militari" iraniani, tra cui siti di lancio e stoccaggio di missili. "Circa 20 jet da combattimento hanno condotto attacchi utilizzando oltre 30 munizioni", ha dichiarato l'Idf in una nota “condotti su siti di stoccaggio e di infrastrutture per il lancio di missili", oltre che su "satelliti militari e siti radar".
Ore 1.30 - Trump parla di cambio di regime in Iran e conia l’acronimo MIGA
Un cambio di regime in Iran non è un tabù. Lo scrive Donald Trump in un post su Truth in cui, parafrasando il suo motto 'Make America Great Again', conia un nuovo acronimo MIGA 'Make Iran Great Again': "Non è politicamente corretto usare l'espressione 'cambio di regime', ma se l'attuale regime iraniano non è in grado di rendere di nuovo grande l'Iran,perché non dovrebbe esserci un cambio di regime???"