Fred Trump III, nipote di Donald Trump, ha espresso preoccupazioni sulla salute mentale dello zio, collegando i suoi comportamenti a una possibile storia familiare di Alzheimer, malattia che colpì il nonno Fred Trump Sr., morto nel 1999 dopo anni di declino cognitivo. In un’intervista a SiriusXM, Fred III ha notato segnali come difficoltà nei discorsi pubblici e incoerenze, simili a quelli osservati nel nonno. Non medico, ha chiesto trasparenza sulla salute del presidente, proponendo un test cognitivo, un tema già sollevato da Trump stesso nel 2020 contro Joe Biden.
Nel suo memoir All in the Family (luglio 2024), bestseller, Fred III esplora le dinamiche del clan Trump, toccando anche il presunto ostracismo familiare per la disabilità del figlio William. Il libro ha alimentato il dibattito sulla responsabilità presidenziale. L’appello per un test cognitivo si inserisce in un contesto delicato: con i suoi 77 anni, Trump è il presidente più anziano nella storia USA, e le speculazioni sull’età dei leader sono cresciute, specie dopo il ritiro di Biden dalla corsa alla rielezione nel 2024, sostituito da Kamala Harris.
L’Alzheimer si manifesta con perdita di memoria, difficoltà nelle attività quotidiane, confusione su date e luoghi, linguaggio impoverito e cambiamenti comportamentali come irritabilità o ritiro sociale. Se frequenti, questi sintomi richiedono valutazioni mediche. Le dichiarazioni di Fred III, senza risposta ufficiale dalla Casa Bianca, potrebbero influenzare il dibattito pubblico nelle prossime settimane.