È partito il corteo del Pride di Budapest. Carri, musica e tanti cartelli raffiguranti la faccia del primo ministro ungherese Viktor Orban, grande oppositore della manifestazione, truccato o con il rossetto. Diversamente dal percorso inizialmente previsto, il corteo dovrebbe essere deviato su un ponte diverso da quello della Libertà, dove stazionano militanti dell'ultradestra. Intanto il primo ministro ungherese ha pubblicato una foto su Facebook che lo ritrae insieme a tre nipoti. "Sono orgoglioso di loro", ha scritto.
Nel frattempo anche a Milano si sta svolgendo il Gay Pride. "È fondamentale essere tantissimi qui a Milano che è sempre stato avamposto contro discriminazioni, e poi chiaro che c'è grande collegamento con Budapest. È un segnale molto importante perché non deve mai vincere la cultura dell'odio. In Italia ci sono troppe persone che strizzano l'occhio a quel modello, ieri abbiamo sentito parole orrende da Vannacci, la destra piano piano comunque porta avanti un messaggio di negazione dei diritti e Regione Lombardia ha negato ancora una volta il patrocinio". Lo ha detto il capogruppo del Pd in Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino, a margine del Milano Pride 2025.
A chi gli chiedeva cosa si sentisse di rispondere al leghista Roberto Vannacci, che ieri si domandava se a 'morire al fronte' avremmo mandato 'quelli del Pride', Majorino ha risposto: "È Il fascismo 2.0: siamo di fronte al fatto che è una svolta radicalissima della destra della Lega, non dobbiamo trattarlo come fenomeno da baraccone. Lui dice quello che pensa un bel pezzo della destra e quello che pensa Orban".