Angela Merkel dice la sua e lo fa lanciando una chiara frecciata al governo di Friedrich Merz. L'ex cancelliera tedesca è intervenuta sulla politica migratoria del governo del successore. Nel mirino la decisione del ministero degli Interni guidato dai conservatori di far tornare indietro i richiedenti asilo durante i controlli di frontiera. "Se qualcuno dice 'asilo' qui al confine tedesco, deve prima essere sottoposto a una procedura. Direttamente al confine, se volete, ma una procedura. Questo è il mio modo di intendere la legge europea", ha detto l'ex leader della Cdu in un incontro con alcuni ex rifugiati, organizzato da Wdr in occasione dei 10 anni della politica di accoglienza dell'ex Kanzlerin.
E ancora, Merkel ha messo in guardia dal lasciarsi influenzare dall'AfD in materia di politica migratoria. "Non posso sempre limitarmi a parlare dell'AfD e ad adottare il suo programma. Devo anche adottare il programma di tutti coloro che dicono: sì, dobbiamo ridurre il numero di immigrati clandestini, ma dobbiamo continuare a rappresentare i nostri valori". Lo stesso tribunale amministrativo di Berlino si è pronunciato in modo simile, dichiarando illegittimo il respingimento dei richiedenti asilo durante un controllo alla prima stazione ferroviaria dietro il confine in un caso specifico di tre somali entrati nel Paese dalla Polonia.
D'altronde è storica la decisione della stessa Merkel di mantenere aperti i confini della Germania durante la crisi migratoria europea del 2015, scelta che portò nel Paese centinaia di migliaia di migranti, molti dei quali di origine siriana. Una decisione che suscitò forti critiche, favorendo la crescita dell'estrema destra di Alternativa per la Germania (Afd), che ha costruito parte del suo consenso su un programma anti-immigrazione, ricordano gli osservatori. I governi successivi hanno cercato di limitare gli arrivi di migranti e quello attuale non è da meno. L'esecutivo guidato da Merz ha imposto regolamenti molto rigidi, tra cui la misura di respingere i richiedenti asilo direttamente alla frontiera.