Ormai in Francia è un classico: la stampa d'Oltralpe, non necessariamente di destra, è stata conquistata da Giorgia Meloni. A metà di giugno la premier era finita addirittura in copertina su Le Figaro, indicata come "un modello da seguire" per i conservatori locali.
Qualche giorno fa Les Echos, il più prestigioso e seguito giornale economico francese, aveva elogiato il suo "pragmatismo". E oggi lo stesso quotidiano torna sul punto sottolineando la performance del governo italiano sui Titoli di Stato, con i Btp che non solo hanno ricucito il gap con il Bund tedesco (indicatore, questo, di grande stabilità e fiducia dei mercati internazionali nei confronti del "sistema-Italia") ma hanno pure "superato" i titoli francesi.
"Il rendimento delle obbligazioni di Stato italiane è calato grazie all’aumento della fiducia nei confronti dell’economia del Paese“, si legge ancora su Les Echos. “Lo stravolgimento della gerarchia dei debitori europei prosegue inesorabilmente” ed è “la Francia che ne fa le spese”, mentre si assiste a un "ritorno in auge del debito italiano sui mercati" con gli investitori "sedotti dalla politica economica" della presidente del Consiglio. Se non siamo dalle parti della Giorgianomics, poco di manca.
"Il debito pubblico dell’Italia meno caro rispetto a quello della Francia", scrive Les Echos, con il Secolo d'Italia che ricorda inoltre come i Buoni del tesoro poliennali siano passati sotto a quelli delle Obbligazioni assimilabili del Tesoro (Oat, titoli di debito a lungo termine emessi dal Tesoro francese) per la prima volta dal 2005. I numeri li ha forniti anche l'agenzia Nova: sono passati rispettivamente al 2,65 e al 2,67 per cento. Detto in soldoni: l'Italia viene considerata più affidabile della Francia.