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Nigel Farage in barca a caccia di migranti: il video

di Mauro Zanon sabato 12 luglio 2025

2' di lettura

«Abbiamo votato a favore della Brexit nove anni fa per riprendere il controllo dei nostri confini e per decidere noi stessi chi deve entrare nel nostro Paese: non per accettare i diktat dei funzionari dell’Unione europea – o dei presidenti francesi, come abbiamo visto ieri. Ecco perché non ho resistito alla tentazione di prenotare una barca e di andare nel Canale della Manica nel giorno in cui il sempre più arrogante Emmanuel Macron stava per sedersi a dettare le condizioni a Keir Starmer e al governo britannico». Sul Daily Mail, Nigel Farage, il volto dell’euroscetticismo britannico, leader del partito sovranista Reform Uk, ha raccontato la sua uscita in barca giovedì nel Canale della Manica, per denunciare l’accordo su un progetto pilota che prevede uno scambio di migranti siglato da Keir Starmer, primo ministro del Regno Unito, e il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, in visita di Stato a Londra.

L’accordo, che deve ancora essere sottoposto al vaglio della Commissione europea, si basa sul principio “one in, one out” e prevede il rimpatrio in Francia di un migrante arrivato su una piccola imbarcazione, in cambio del quale Londra accetta di accogliere un richiedente asilo che abbia legami, in particolare familiari, con il Regno Unito. «Il tempo era buono quando abbiamo lasciato il porto di Dover alle 5 del mattino per dirigerci a 12 miglia dalla linea territoriale. Come previsto, non abbiamo dovuto aspettare molto prima che il primo gommone apparisse all’orizzonte», ha raccontato Farage. Il gommone, ha proseguito il leader di Reform Uk, «era ovviamente scortato da una nave della marina francese e dalla Border Force britannica (...). Abbiamo osservato le autorità francesi e britanniche mentre svolgevano il loro ormai familiare servizio di taxi nautico in stile Uber». È quella che Farage definisce «un’altra tipica mattinata nel Canale della Manica», prima di denunciare i costi delle operazioni.

Farage in barca a "caccia" di migranti: qui il video

«Il grande catamarano noleggiato per raccogliere le imbarcazioni vuote costa da solo 6.000 sterline al giorno e consuma migliaia di litri di carburante. Mi hanno detto che le nuove barche della Border Force costano fino a 4.000 sterline al giorno, per non parlare del personale, della formazione e dei droni utilizzati per monitorare la situazione», ha scritto Farage, prima di aggiungere: «Sospetto che se si sommano i costi degli hotel per migranti, delle case ad occupazione multipla in tutta la Gran Bretagna, delle operazioni di “salvataggio” quotidiane nel Canale della Manica, dei centri di trattamento e di tutto il resto, il conto annuale finale per il contribuente della crisi dei migranti illegali sia significativamente più alto dei 4 miliardi di sterline e dei 5 miliardi di sterline che ci vengono comunicati». Quest’anno sono arrivate nel Regno Unito più di 21mila persone, con un aumento del 56% rispetto allo stesso periodo del 2024. Inizialmente, il progetto pilota riguarderà solo una cinquantina di migranti a settimana, ovvero circa 2.600 persone all’anno. Cifre irrisorie dinanzi ai flussi quotidiani da Calais in direzione di Dover.

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