La pazienza di Donald Trump è finita e ora il presidente degli Stati Uniti passa agli avvertimenti. "Stabilirò una nuova scadenza di circa 10 o 12 giorni a partire da oggi. Non c'è motivo di aspettare, semplicemente non vediamo alcun progresso", ha detto il capo della Casa Bianca ai giornalisti durante l'incontro con il primo ministro britannico Keir Starmer. Il riferimento è ovviamente alla guerra in Ucraina. Tema il tycoon non intende aspettare: "Non mi interessa più parlare con Putin. Avevamo avuto una conversazione molto franca e poi i bombardamenti sono continuati".
Insomma, una dura presa di posizione accolta da Kiev con soddisfazione. L'Ucraina ha accolto con favore la "fermezza" di Trump, che ha annunciato la sua intenzione di ridurre il termine concesso a Putin per porre fine all'invasione russa del suo vicino ucraino. "Grazie al Presidente (Donald Trump, ndr) per aver mostrato fermezza e inviato un chiaro messaggio di pace attraverso la forza", ha esultato il capo dell'amministrazione presidenziale ucraina, Andriy Yermak.
Intanto Trump ha voluto precisare la sua posizione: "Sono sempre andato d'accordo con il presidente Putin" e "ho un ottimo rapporto con lui", anche se sono stato duro". Il motivo è chiaro: "Pensavo che saremmo riusciti a negoziare qualcosa. Forse accadrà ancora, ma è molto tardi. Sono deluso". Il presidente Usa ha anche affermato che la Russia ha un territorio "enorme" e "potrebbe essere così ricca" e "prosperare come praticamente nessun altro paese", ma "invece spende tutti i suoi soldi in guerre e uccisioni". Ecco allora la decisione di ridurre l'ultimatum di 50 giorni che aveva dato lo scorso 14 luglio alla Russia, con l'imposizione di pesanti dazi se Mosca non avesse raggiunto un accordo di cessate il fuoco con l'Ucraina. Nel frattempo un'altra situazione sta preoccupando il tycoon: quella a Gaza. Gli Stati Uniti istituiranno dei "centri per il cibo": "Noi creeremo centri per il cibo dove la gente potrà entrare, senza limitazioni, non metteremo barriere. Ci sono segnali che ci si trovi di fronte a una situazione di vera fame".