L’inferno. L’ex proprietario di un’attrazione turistica del West Somerset (Inghilterra), che offriva sessioni di carezze con il suo branco di Golden Retriever, è stato condannato a 18 settimane di carcere, con sospensione della pena e divieto di avere cani per 10 anni.
Nicolas Eugene Grant St James, cui è stata sospesa anche la licenza per gestire la Golden Retriever Experience a Carhampton, è stato condannato a svolgere 200 ore di servizi sociali, 10 giorni di attività riabilitativa obbligatoria e a pagare 5.000 sterline di spese oltre a 150 sterline di sovrattassa per le vittime.
I 34 cani della GRE sono stati messi in salvo dalla Protezione animali. Grant St James, 62 anni, è comparso martedì 15 luglio presso il Tribunale del North Somerset per la condanna, dopo essersi dichiarato colpevole di un reato contro il benessere degli animali. Nella sua ispezione, la Protezione animali aveva riscontrato condizioni di «grave sovraffollamento», con 20 cani che vivevano in una cucina dal pavimento in cemento e altri stipati in una camera da letto; i Golden Retriever dovevano lottare per le risorse limitate. Alcuni esemplari sono morti durante i combattimenti. Il giudice distrettuale Angela Brereton ha affermato che Grant St James non ha mostrato «alcun rimorso» ed era preoccupato solo per le perdite finanziarie.
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Il paradiso. Alla fattoria “Lüttje Drööm”, nello Schleswig-Holstein, il più settentrionale dei Land tedeschi, la gente va ad accarezzare le mucche. Laura Morschett, la proprietaria, possiede tredici bovini e le otto femmine della mandria - Winnetou, Themba, Amira, Donna, Tilda, Alva, Annouk e Violasoprannominate «le magiche otto», accolgono con molto piacere le coccole dei visitatori. «Un campione rappresentativo della società viene ad accarezzare le mucche, dai giovani agli anziani, uomini e donne, persone di città e di campagna: tutti sono rappresentati», spiega l'agronoma e proprietaria dell’azienda agricola.
L’allevatrice aggiunge che chiunque lo desideri può anche sponsorizzare gli animali. Secondo la proprietaria, gli animali hanno imparato a fidarsi delle persone quando erano ancora vitelli. «Ora sono diventati dei professionisti», dice Morschett. Fondamentalmente, secondo lei, è tutta una questione di empatia. Ogni animale è diverso. «In pratica, ognuno ha i suoi ritmi: quando mangia, quando si sdraia per ruminare, quando dorme e fa un pisolino», spiega Morschett. Se non vogliono compagnia o coccole, gli animali vengono lasciati in pace. Frau Laura assicura che ogni mucca è libera di alzarsi e andarsene, se non gradisce le carezze.