Uccisi dai droni, stroncati dalla fame. Da settimane centinaia di soldati russi stanno facendo una fine orribile nella "zona della morte", il delta del Dnipro, il "fiume sacro" dell'Ucraina. Un fiume imponente che segna la linea del fronte bellico tra i due eserciti. Già dalla fine del 2022, pochi mesi dopo l'inizio dell'invasione, la resistenza ucraina si era posizionata sulla riva sinistra del fiume, con gli occupanti su quella destra a esercitare pressione. Le incursioni e le avanzate però in quella regione si sono formate sulle piccole isole che costellano il delta, Krugly, Maly, Belogrudy e Alekseevsky.
Sulla carta, avamposti perfetti per l'esercito russo, da cui fa partire l'offensiva sul resto della regione e intercettare i rifornimenti alle spalle delle linee nemiche. Nella pratica, una trappola letale. Gli stessi ucraini, come detto, chiamano quelle aree zone smerti, le zone della morte. Una testimonianza di quanto la situazione dei russi sia drammatica l'ha fornita un avventuroso tentativo di fuga, con i soldati su una piccola barca nascosti tra frasche, canne, rami e fango. La difesa ucraina li ha però facilmente individuati e ha scatenato l'inferno sotto forma di drone esplosivo planato sui nemici, falcidiati senza pietà.
Anche il cambio della guardia è difficile e ogni passaggio di consegne è caratterizzato da "pesanti perdite" per i soldati di Mosca, ha spiegato al The Telegraph Dmitry Pletenchuk, comandante della Marina ucraina. Che assicura: i russi "che si stabiliranno sulle isole non dureranno a lungo".
C'è anche un numero rivelato dall'intelligence di Kiev che fotografa il dramma di soldati abbandonati a loro stessi: almeno 5.100 russi hanno perso la vita in quelle acque. E non solo a causa del fuoco ucraino. "I prigionieri catturati di recente dai nostri soldati sulle isole ci hanno detto che era impossibile procurare loro cibo e acqua potabile e che erano costretti a bere dal fiume", ha ammesso il colonnello Alexander Zavtonov del 30esimo Corpo della Marina ucraina. Morti di stenti, come nei più terrificanti film horror.
Auf dem Dnipro gefangen, versuchten Putins Truppen mit Booten zu fliehen – und wurden in Stücke gerissen
— Gerhard Torges - - СлаваУкраїні Δ - #NAFO (@gtorges) October 21, 2025
Hunderte russische Soldaten sollen im Delta gestrandet sein und hungern, wo ukrainische Truppen jede ihrer Bewegungen aus der Luft beobachten.
(Artikel von @VerityBowman im… pic.twitter.com/qNaTJG6vhw